Moderati all’attacco. Potrebbe essere un ossimoro ma in politica è previsto anche questo. Nel vertice di maggioranza di ieri sera a Palazzo Mosti la banda dei quattro non c’era e per certi aspetti sarebbe stato strano vederli li insieme al resto della maggioranza. Lo sarebbe stato per Forza Italia che forse in loro presenza non avrebbe partecipato, probabilmente non lo sarebbe stato per Mastella che da un lato li ammonisce in modo risoluto, dall’altro non farebbe una piega se lunedi, nel Consiglio che vota il bilancio preventivo, godesse del loro appoggio. L’assioma di qualche mese fa e cioè che un conto sia la politica ed un altro l’amministrazione pare reggere ancora anche se e non va sottovalutato l’aut aut del sindaco su sue possibili dimissioni se ostacolata oltre ogni tollerabilità l’azione di governo. Mastella sa che può giocare sul filo del rasoio e sa pure che un suo gesto clamoroso troverebbe facile giustificazione oltre a spalancargli le porte verso una sempre inseguita candidatura. Ma questo è metapolitica. La realtà sta nell’ambiguo atteggiamento dei Moderati che politicamente hanno già operato il distacco ma formalmenmte restano ancora dentro la maggioranza da separati in casa e forse in attesa di capire come evolve la situazione, endogena ed esogena a Palazzo Mosti.
