La notizia, forse clamorosa, di queste ore è senza dubbio quella che riguarda Pina Pedà, la consigliera comunale deL gruppo misto, che da tempo ha preso le distanze da Mastella. Pedà avrebbe deciso di giocarsi la carta elettorale accettando la proposta che le è arrivata dal MIR, Moderati in Rivoluzione, che fa capo a Vittorio Sgarbi e Gianpiero Samorì. Secondo quanto si apprende Pina Pedà avrebbe in dotazione almeno due collegi, uno a Benevento e l’altro a Reggio Calabria, sua città natale. Da noi il collegio Benevento Avellino nel proporzionale alla Camera. Un momento di grande dinamismo con tutti i protagonisti che si agitano a caccia di candidature, serie o solo di servizio. Così è nel centrodestra dove la figura emergente è quella di Leonardo Ciccopiedi, mentre nel centrosinistra, a Parte De Caro e Valentino, per tutti gli altri è autentica bagarre. In attesa delle parlamentarie del Movimento 5Stelle è in Liberi e Uguali che si assiste a tensioni e non tanto per i militanti delle tre anime che compongono il cartello quanto per il gioco di sponda che personaggi in cerca di visibilità stanno imbastendo. A turno si sentono i nomi, anche i più disparati; da Mario Pepe all’omonimo dottor Faust, da Michele Napoletano a Gino Abbate, ripudiato da Salvini.
E’ un bailamme di posizionamenti e di proposizioni su cui è calata nelle ultime ore la scure di Federica De Nigris, segretario provinciale di Sinistra Italiana, che senza troppi giri di parole ha fatto capire come Liberi e Uguali non sia un tram per delusi che pensano di aggirare gli ostacoli sulla impervia strada verso Montecitorio o Palazzo Madama. La De Nigris lo ha ripetuto anche ai compagni durante l’assise dell’Assemblea provinciale suscitando reazioni “non palesi” e nella quale però non si sarebbe parlato di candidature.
