Sale fin sopra il tetto Nunzia De Girolamo per inviare il suo messaggio all’uditorio del Massimo. Un messaggio disteso dopo il grande gelo dei giorni immediatamente successivi alla compliazione delle candidature. Nunzia tiene assai bene la parte che si è imposta; nessuna divagazione polemica, nessun accenno alla benchè minima digressione sopra le righe. Quattro minuti di pacata riflessione del contingente, un volemose bene che risulta poco credibile ma serve a stemperare i toni furibondi e le promesse da ok corral lanciate a De Siano e soci. Nunzia invita all’unità. Unità del partito per vincere le elezioni e tornare alla guida del Paese. Attacca a testa bassa il Movimento 5 Stelle e invita l’elettorato a non votare grillino. “Sono un pericolo per la democrazia”, dice seduta sulle rosse tegole felsinee. Perchè poi abbia scelto di arrampicarsi fin lassù resta un mistero buffo. Al Massimo se lo saranno chiesto, forse con ironia. Un modo per esorcizzare il gran bailamme e forse la delusione di essere retrocessa nella gradazione affettiva di Berlusconi? Non si sa. Quello che appare è che sia da Nunzia che da Siano, il gran nimico, si siano sotterrate le asce di guerra e si punti al bottino pieno. D’altra parte quota 25% a Benevento la rimetterebbe in sesto. Ma la quaestione non appare essere numerica bensì politica ed è in quella sede che Nunzia dovrà giocarsi la partita.
