Civica Popolare si accommiata dal suo elettorato e con i suioi candidati Tesauro, Izzo, Mele e Lanni lancia il propgramma elettorale, il documento politico col quale si presenta agli elettori. A Via De Rende Luigi Barone ha condotto l’ultimo appuntamentro prima del silenzio elettorale lodando in presenti, bacchettando gli assenti o per meglio dire coloro che pur facendo parte del cartello non avrebbero poi contribuito in modo fattivo all’impegno elettorale. Il riferimento di Barone non è a caso. I dissapori con Santamaria e con i Centristi per l’Europa sono emersi già in passato e si sono riacutizzati con il mancato invito dei lorenziniani alla recente visita del ministro Galletti a Benevento. “Un fatto grave”, dice Barone, che poi è sibillino quando dice di attendersi la prova del nove dell’impegno dei centristi in quel di Pietraroja, a sindaco centrista: “se non si dovesse avere un risultato soddisfacente vorrà dire che non c’è stato lo sforzo unanime che si è professato”. Una polemica riacutizzata a meno di 48 ore dal voto, una scelta rischiosa per un cartello, poi compagine dal 5 marzo, e tuttavia un distinguo che Barone non poteva tacere. Per il resto Barone appare compos sui circa l’impegno che si è affrontato
