Che non sia un momento facile in Forza Italia lo si era compreso già da un pezzo. Il rovescio elettorale, mitigato in parte dalla presunta tenuta mastelliana, peraltro rivendicata dallo stesso sindaco, l’elezione di Sandra Lonardo, che per più d’uno è il nuovo punto di riferimento, l’uscita di scena di Nunzia De Girolamo, il disorientamento generale che percorre il partito, fanno di Forza Italia un caso politico vero e proprio. Allo stato attuale dei fatti non si comprende chi davvero ne rappresenti le sorti o meglio esiste un fronte diviso che non sa chi eleggere a proprio referente. Nunzia di certo non molla ma ora è fuori combattimento.
Un pezzo di partito vede in Mastella il proprio leader e non pare farne mistero. C’è chi non tradisce il recente passato e attende segnali dalla ex parlamentare ma nel frattempo prende atto della mutata congerie e cerca di adeguarsi. Non si intravvede alcuna soluzione all’enigma di fondo anche perchè non è previsto, almeno a stretto giro di posta, nessun incontro chiarificatore, più volte richiesto ma al monmento disatteso. E così si procede a tentoni e si rimandano le verifiche e l’analisi del dopo voto che pure dovrebbero intensificarsi in questo periodo. Ciò che invece si registra sono gli scambi di dichiarazioni al veleno. Torna a parlare 
Leonardo Ciccopiedi che non usa mezze misure e liquida come vecchia e morente la classe dirigente forzitaliota. Ciccopiedi azzanna la De Girolamo e ne giubila la parabola tra i rovesci elettorali e le iniziative editoriali. La replica di Nanni Russo è tagliente . “Ciccopiedi parla a titolo strettamente personale non essendosi mai confrontato con l’esercizio democratico del voto. Nella lista dei candidati, di liste civiche o partitiche, non abbiamo mai letto il suo nome né percepito una sua legittima e possibile ambizione. Russo conferma la sua lealtà a Nunzia ma siamo nell’ordine delle posizioni personali in attesa del Godot di turno che faccia chiarezza dove ora regna solo incertezza.
