Poco di personale, molto di politico e moltissimo di pecuniario nelle motivazioni che hanno indotto Antonio Capuano ad annunciare ad un sorpreso gruppo consiliare, almeno così pare, la volontà di abbandonare la carica di capogruppo di Forza Italia nel parlamentino cittadino. In quella lista di morosi verso l’erario di Palazzo Mosti e che tanta eco sollevò nei mesi scorsi per via dei nomi sbattuti in prima pagina dal Mattino, farebbe parte anche Capuano nei cui confronti, come per altri consiglieri nella medesima posizione, vedi Franzese, il presidente del Consiglio Comunale De Minico ha fatto presente che sarà valutata, in sede assembleare, la loro posizione e che se venissero confermate le cose suddette apparirebbe incompatibile con la carica di consigliere. Se ne deduce che quello di Capuano potrebbe anche non essere l’unico passo indietro possibile. E la cosa si ammanta di vari significati. Mastella, si sa, è tipo che non dimentica e a fasi alterne mostra i muscoli. Con Forza Italia ha agito rispettando i desiderata del gruppo consiliare, in riferimento all’avvicendamento di Patrizia Maio, ma ora pone paletti insormontabili e d’amblèe torna a fare capolino la storia delle morosità che appare come una clava agitata verso i più recalcitranti. Da aggiungere che il nominativo caldeggiato da Capuano, nel ventaglio di nomi proposto al sindaco per il dopo Maio, non è apparso gradito al Primo Cittadino e questo avrebbe esacerbato i rapporti sia tra Capuano e Mastella, sia tra Capuano e il resto del gruppo consiliare. Ora si apre la stagione della successione a Capuano. La rosa è ristretta a tre. Il più accreditato sembra Nanni Russo. Vizzi Sguera già ricopre il ruolo di coordinatore cittadino e Gigi Scarinzi non appare interessato alla cosa. In questom momento sembra proprio Nanni Russo il più accreditato.
