Roma| Decreto Dignità, De Caro: è un vero “obbrobrio”
Politica
Umberto Del Basso De Caro e il Decreto Dignità approvato dalla Camera. L’ex Sottosegretario definisce un vero “obbrobrio” il provvedimento fortemente voluto dal vicepremier Di Maio. De Caro provvede ad argomentare la sua aggettivazione. “È scritto nero su bianco nelle stesse relazioni tecniche al decreto che crea nuova disoccupazione con 80000 posti di lavoro in meno. Anche se i numeri, secondo me, saranno maggiori perché chi ha un contratto a termine difficilmente lo vedrà rinnovato.
Poi non vengono incentivate le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato: infatti sono stati respinti tutti gli emendamenti del PD per favorire il lavoro stabile. Con norme poi così farraginose e punitive sui contratti a tempo determinato, tanti lavoratori rischiano di finire nel lavoro nero. Il decreto poi
introduce le causali sui contratti a tempo determinato, sono scritte così male da preoccupare tutte le parti sociali. Leggendo bene il decreto poi notiamo che si contraddice con le promesse elettorali per le quali ci sarebbe stata l’assunzione garantita per tutti gli insegnanti precari, tra cui i disabili. Nulla di tutto ciò. Non solo ma poi si puniscono le aziende che internazionalizzano: si voleva colpire chi delocalizza, ma con confuse norme si finisce per colpire, nel concreto, chi lavora sui mercati internazionali e crea sviluppo ed occupazione. Poi sul gioco d’azzardo é solo propaganda perché è impossibile impedire pubblicità e sponsorizzazioni per i soggetti esteri su tutti i mezzi di comunicazione. Ed infine l’unica norma efficace, la tessera sanitaria per giocare alle slot, è stata proposta dal PD. E questo è il decreto ‘lo chiamavano dignità’… Solo spot, solo propaganda ma di concreto zero! Anzi una sola concretezza c’è : fa aumentare la disoccupazione”.
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