atabasi mastelliana? Ma che. Mastella è un leader e da leader si impossessa del palcoscenico e trasforma un flop in un vero e proprio peana, farcito di tutto l’armamentario di cui è in possesso ed è tanta roba. Oggi Mastella non si batte e capovolge a favore della famiglia il poco lusinghiero risultato conseguito in città. Come? Alla maniera dei romani, attaccando a testa bassa il suo partito al quale lancia due siluri che sanno di aut aut: primarie subito e ridisegnazione delle gerarchie secondo meriti e non per grazia ricevuta. “Basta con le rendite a vita” dicono i Ceppalonici, Clemente e Sandra, quarant’anni sulla breccia e tanto orgoglio, “la nostra prestazione salva Forza Italia da un risultato ancora più magro ed ora è tempo di cambiare
Suona come un tentativo di forzare la mano. Mastella ha pronto il suo progetto centrista, che si chiami Udeur o meno non tiene conto, il piano pronto ad essere sfoderato e tenuto sagacemente in naftalina. Lui, Clemente, ovviamente attacca e arretra ma l’ambizione, forse, è quella di passare all’incasso.
