Il suio nome è aleggiato e parecchio nella afosa conferenza del duo Ricciardi-Cantalamessa di ieri a Via Torrette. Cataudo da Ceppaloni, una vita con Mastella, non è parte della Lega ma la sua scelta di non aderire ancora al Carroccio ha un sapore tutto politico e in misura maggiore di prudente attendismo.
Settembre potrebbe essere il mese dei grandi avvicendamenti e Cataudo, come le altre personalità di quella Lega sannita che non si riconosce nella linea, ancora ufficiale, di Luca Ricciardi, quella di Principe tanto per capirsi, preferisce fare come Quinto Fabio Massimo: temporeggiare. E se Cantalamessa e Morano battono il territorio alla ricerca di consensi che ne possano rendere più forte la loro presenza in vista dei grandi possibili rimescolamenti, il gruppo consiliare beneventano leghista resta rappresentato dal solo Mucciacciaro, pasdaran dell’attuale nomenklatura. Cataudo progetta scenari futuri e future adesioni su basi sostanzialmente nuove.
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