Nel centrosinistra il momento è delicato. Si attende lo gran passo di Mastella, atteso per domenica, che sembra irreversibile ma non sarà che il primo incedere sul crinale di una crisi che potrebbe esaurirsi con l’andata alle urne in primavera. Trattandosi di Mastella, vale a dire uno degli ultimi eredi di quella tradizione politica fatta di strategie e di tatticismi e con venature trasformistiche, ogni prudenza non appare mai esagerata. 
Motivo per il quale nel PD, al di la di quanto faccia registrare il borsino delle realazioni tra De Caro e Mastella stesso, si preannuncia la richiesta di “parlamentarizzazione” della crisi con la richiesta al sindaco di venire a relazionare in Consiglio della situazione contingente, “le ragioni di carattere amministrativo che lo stanno spingendo alle annunciate dimissioni”, così recita una nota democratica. Dem che sanno bene di muoversi su di un terreno impervio, al cospetto di un avversario che politicamente li sovrasta, ma loro ci hanno abbondantemente messo del proprio, e che sta estremizzando il suo momento delicato tentando di uscire dall’angolo senza lesinare nessuna arma in suo possesso, interviste comprese. Dal disastrato mondo del Movimento 5Stelle, nel frattempo, la capogruppo Marianna Farese torna ad attaccare il sindaco
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