Mastella, antropon zoon politikon. Per chi non mastica l’Attico un vero e proprio animale politico. Di quanti bazzicano il palcoscenico della politica, dalle nostyre parti, è di gran lunga il più scaltro. Lui sa che il discorso della riconferma non è scontato anche se ha in mano tutte le leve del potere a Beneveto, ma è anche sufficientemente al corrente che i suoi 5 anni di governo della città non sono stati all’altezza delle aspettatove generali. Il covid lo ha danneggiato, come ad altri, ma lo ha anche rilanciato insIeme al sodale De Luca, di più al Governatore va detto. Ultimamente si presta a rispondere alle interviste politiche, quando fino a qualche mese fa era assai restio a concederne, perchè annusa l’aria da campagna elettorale e a noi sta bene così. E allora lancia segnali forti al PD del nuovo corso lettiano. Sa bene che l’unità e la uniformità in vista delle prossime amministrative, in vista di ottobre, molto probabilmente non le otterrà e allora passa direttamente al contrattacco. Senza di lui, cioè senza il centro, alle politiche il PD da solo non va molto lontano. E trattando il sottosegretario Sibilia come il Carneade di manzoniana memoria, si lancia in una invettiva assai acuta in cui mostra anche una certa dose di iattanza.
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