Un’autentica barbarie. Non ci sono altre parole per definire la vigliaccheria di chi ha ritenuto di abbassare la lotta politica al pari di una sarabanda da jungla per eliminare dalla scena un avversario politico. In vent’anni di personale presenza sulla scena del gionalismo a Benevento chi scrive non si è mai trovato al cospetto di quello che Alessandro Rosa, assessore beneventano, ha dovuto subire vedendosi spiattellare sui muri di alcune zone di Benevento vicende personali che nulla hanno a che vedere con l’attività politica che Rosa associa alla sua professione di medico.
Coinvolgere la famiglia, poi, rievocando una storia in cui il medico è vittima e non carnefice, quella della estorsione subita, da l’esatta dimensione di qual grado di nefandezza si sia raggiunto pur di agguantare i propri obiettivi se ce ne sono. Lui reagisce e attraverso un comunicato parla di “vicenda grave perché a Benevento c’è qualcuno che tenta di utilizzare la clava dell’infamia, della delazione per tentare di condizionare le scelte politiche, metodologie utilizzate durante il periodo più buio della nostra storia”, scrive Rosa nella sua replica. Una storiaccia da colonna infame di manzoniana memoria.
Chi siano gli esecutori materiali e ancor di più il mandante di queste canagliate? E’ materia per gli investigatori. Intanto anche Ottopagine, il quotidiano online la cui notizia è stata strumentalizzata da chi ha affisso quei cartelli, ha sporto denuncia contro ignoti e anche ai colleghi va la nostra solidarietà per essere anche loro vittima di questo circolo perverso. A Rosa arriva la solidarietà del sindaco Mastella e tutta la maggioranza.
Tengo a manifestare a Rosa la mia solidarietà” scrive Gerardo Giorgione vicesegretario provinciale di Forza Italia. “Provo dispiacere massimo per questo vile attacco e sono certo che il vergognoso attacco personale, sia stato organizzato da chi probabilmente gli è particolarmente vicino”, dice sibillino Giorgione
“Ad Alessandro Rosa va tutta la nostra piena e convinta solidarietà. Se qualcuno, a Benevento, pensa di poter fare politica così, gettando fango sulle persone troverà chiuse le porte della Città e dunque del Consiglio Comunale nella sua interezza. Abbiamo sempre condannato la degenerazione della lotta politica quando essa trascende in aggressione personale, e non abbiamo esitato a farlo anche quando metodi disdicevoli sono stati utilizzati proprio dalla parte politica in cui milita Rosa per colpire avversari o ex amici”.
