Nuove ombre sull’Azienda speciale consortile del Piano di zona sociale A4. Questa volta sotto i riflettori è finita la scelta del cda presieduto dal sindaco di Avellino Gianluca Festa di nominare – ma l’incarico non è stato ancora accettato – quale nuovo direttore generale un professionista partenopeo, indagato dalla Dda di Napoli per corruzione e associazione di stampo mafioso proprio per una vicenda legata ad un altro ambito sociale l’N25 di Pomigliano d’Arco.
Il professionista in questione si chiama Rodolfo De Rosa e, a suo dire, starebbe aspettando solo l’archiviazione delle accuse a suo carico in quanto completamente estraneo a questioni legate a favoritismi sui bandi di gara di quell’ambito.
Nel frattempo, però, la delibera di nomina è arrivata e anche da tanto, anche se non adeguatamente pubblicizzata dagli organismi preposti. Per i più maliziosi e diversi esponenti dell’opposizione al primo cittadino del capoluogo il motivo sta proprio in questa situazione tutta da chiarire per il professionista di Frattamaggiore, che può vantare un curriculum di tutto rispetto nel settore. Il fatto è che si sta passando da un problema all’altro e l’azienda speciale consortile ancora non decolla con programmi e progetti a servizio di chi ha bisogno: anziani, malati, persone sole, poveri in un distretto di 16 comuni con circa 100mila abitanti.
Pasquale Luca Nacca del Movimento “Insieme per Avellino e l’Irpinia” parla, ironicamente, di una sorta di malocchio e invita gli enti preposti a garantire i servizi nella massima celerità. Giovanni D’Ercole, vice commissario provinciale di FdI, invece, sostiene come, pur essendo garantista fino alla decisione dell’autorità giudiziaria, questa scelta si scontra con un principio di opportunità.
