Una chiesa gremita per la tradizionale celebrazione della festività della Madonna delle Grazie. Benevento e la sua devozione per la Vergine, un legame indissolubile che si perpetua. L’accensione del cero da parte del sindaco Mastella, assai provato da un caldo torrido, il momento clou con l’Arcivescovo Accrocca ad officiare la sacra funzione col cuore rotto dal dolore per la improvvisa e prematura scomparsa di Don Carmine Gagliarde, cui il presule ha dedicato un passaggio toccante nella sua omelia. 
Omelia nella quale Accrocca ha affrontato due temi pregnanti: quello del mistero del messaggio di Cristo cui la Madonna è tramite, in particolar modo in questi tempi convulsi in cui la complessità non è possibile spiegarla con pensieri leggeri, e l’assoluto bisogno di unità, con tanto di metafora calcistica assai appropriata in questo periodo. Mistero e unità, due passaggi chiave che Mons Accrocca ha posto a base del suo ragionamento. Nel suo intervento Mastella ha invece affrontato il tema della solidarietà come grundnorm del sistema di valori genuinamente cristiani da dover coniugare per intero, senza ipocrisie. “Chi si dice cristiano, ha detto il sindaco, non può eccepire dal sentimento della compassione e della solidarietà” Alla fine un provato Mastella, cui ad un certo punto della cerimonia è stata fornita una bevanda zuccherina per riprendere forze, si è intrattenuto con l’Arciovescovo prima di lasciare il santuario e far rientro a Palazzo Mosti.
