In un’atmosfera rarefatta, surreale da incubo coronavirus, tra mascherine, guanti, distanza affettiva tutto assume un valore ed un significato diverso. Superato l’incubo iniziale, resta solo la desertificazione sociale/lavorativa/economica.
Come potremo riprenderci???
Il Governo dice, disdice, organizza numerose task-force, ma continua ad annaspare nella difficoltà. Volgo poi lo sguardo alla politica locale, a quanto scritto dal Consigliere Feleppa, a quanto da me personalmente vissuto nella Commissione Attività Produttive in cui si sono susseguite idee e cambiamenti di scena davvero schizofrenici.
La maggioranza del 2016 non c’é più, ma sembra ne stia nascendo una nuova. Prima del Covid il comune era alla conta per il voto al bilancio. Tanti i dubbi sulla legittimità del documento. Poi la pandemia ha squassato, oltre alle vite, alle quali va il mio pensiero commosso, idee e convinzioni. Gruppi del Sindaco, Gruppo del partito del Sindaco (FI) e gruppi di opposizione al Sindaco si ritrovano insieme a votare nomine, lavorano insieme alla modifica del regolamento consiliare e lasciano trapelare che insieme voteranno il bilancio.
Va tutto bene ma mi chiedo e chiedo ai cittadini: un Consiglio comunale per dire con chiarezza chi governa la città o per condividere con gli elettori l’annuncio del sostegno al Governatore De Luca per le prossime regionali o per spiegare cosa spaventava nel bilancio che ora non c’è più e tanto altro non sarebbe giusto convocarlo?
Se facciamo assembramento in commissione non possiamo farlo anche in consiglio? La città è in difficoltà per la ripresa, dovrà affrontare anche la questione depuratori, la città ha il diritto di sapere e anche noi consiglieri O forse solo i pochi come me rimasti fuori dalle stanze delle decisioni
