I segnali sono arrivati, il Benevento torna dalla sosta con un nuovo spirito e all’Artemio Franchi si riscatta dal periodo negativo. La squadra di Filippo Inzaghi sbanca in toscana e centra il secondo successo esterno della stagione sulla Fiorentina con la firma di Riccardo Importa. Inzaghi ha dovuto fare i conti con le assenze, ma stavolta si è affidato alle certezze tattiche, puntando su una lettura della gara molto più accorta sul piano degli equilibri e dell’atteggiamento. Di fronte c’era una squadra immersa nei nuovi metodi di Cesare Prandelli che stecca la prima, dimostrazione che anche per la Viola c’è ancora strada da fare.
Un primo tempo bloccato, dove entrambe le squadre hanno badato prima di tutto a non scoprirsi. Sul piano delle qualità individuali sembrava poter dar di più la formazione di casa, poi però il registro cambia nella ripresa. Quando Inzaghi rileva Sau, dentro Roby Insigne determinante con il suo approccio. Biraghi sbaglia, proprio il napoletano serve Improta che come un cecchino non fallisce e punisce Dragowski nell’angolino. I padroni di casa da lì sono costretti a scoprirsi, la squadra di Inzaghi costruisce occasioni su occasioni, bravo il portiere sulla conclusione di Insigne, così come nell’uscire sul lanciato Moncini, protagonista di una prova assolutamente positiva. Nel finale così c’è anche da soffrire, è prodigioso il riflesso a 10 dal termine di Montipò sul tacco di Vlahovic. Nel finale manca anche Lapadula la mira per evitare un finale di sofferenza, ma ciò che conta è che la squadra sannita riesce a soffrire fino all’ultimo per conquistare tre punti preziosissimo.
Non solo punti, il Benevento ritrova compattezza e nuovi segnali di solidità. Quella che era la peggior difesa del torneo fino alla sosta, sussulta dal KO con lo Spezia e sferra la risposta. 3 punti importanti che tornano a muove la classifica, il Benevento riparte con il piede giusto.
