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Benevento sporca, Asia risponde alla consigliera Varricchio

Benevento sporca, Asia risponde alla consigliera Varricchio

14 Febbraio 2019 | by Anna Liguori
Benevento sporca, Asia risponde alla consigliera Varricchio
Attualità
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“Con riferimento all’articolo apparso su alcuni Organi di Informazione locali in data 14.02.2019, riportante le dichiarazioni del consigliere comunale del PD Maria Letizia Varricchio relative a presunte disfunzioni nell’operato di ASIA Benevento S.p.A., con particolare richiamo all’avvio della procedura finalizzato all’eventuale assunzione, con contratto a tempo determinato della durata di dodici mesi, del Responsabile Amministrativo ed ad “un degrado sul piano della pulizia di strade, quartieri e contrade”, lo scrivente dott. Donato Madaro, in qualità di A.U. della predetta Società, al solo scopo di ristabilire la verità dei fatti, e senza alcuna volontà di alimentare sterili polemiche, ritiene opportuno precisare quanto in appresso.
In via preliminare corre l’obbligo di rammentare come uno dei primi atti adottati dallo scrivente dopo il suo insediamento alla guida di ASIA, previa deliberazione del Socio Unico nella competente sede assembleare, fu la soppressione della figura del Direttore Generale ed il contestuale avvio delle procedure di evidenza pubblica finalizzate all’individuazione di un Responsabile Amministrativo e di un Responsabile Tecnico della Società.
La motivazione sottesa a tale scelta era, con ogni evidenza, quella di disporre di professionalità elevate, con un significativo risparmio di spesa rispetto alla retribuzione globale percepita dal Direttore Generale, atteso che le figure in discorso sarebbero state inquadrate nel livello Q, dunque non con un ruolo dirigenziale, del CCNL applicato da ASIA.
Come è ben noto mentre la procedura per il Responsabile Tecnico ha condotto all’individuazione dell’ing. Liliana Monaco, quella indetta per il Responsabile Amministrativo ha avuto esito negativo poiché nessuno dei candidati è stato ritenuto idoneo dalla Commissione di Valutazione appositamente nominata.
Sempre nell’ottica di un contenimento dei costi e di un efficientamento dell’azione della Società lo scrivente ha provveduto, nel maggio 2018, ad attribuire ad interim l’incarico di Responsabile Amministrativo della Società, a titolo gratuito, all’ing. Liliana Monaco, in possesso dei requisiti di professionalità richiesti per l’espletamento del ruolo in discorso, per il periodo di mesi quattro.
Nell’ottobre 2018 l’incarico in discorso è stato confermato, sino al 14.02.2019, all’ing. Monaco, con riconoscimento alla stessa di un’indennità di funzione forfettariamente determinata.
Medio tempore, tuttavia, l’ing. Monaco ha più volte rappresentato allo scrivente la propria oggettiva impossibilità a svolgere contestualmente, per tutta la durata del proprio rapporto di lavoro con la Società, le funzioni di Responsabile Amministrativo e di Responsabile Tecnico, stante la sovrabbondanza del relativo carico funzionale, ed alla luce, altresì, della volontà di concentrare le proprie energie nelle complesse problematiche connesse all’implementazione del piano industriale di ASIA.
Tali motivazioni, di natura esclusivamente tecnico-gestionale, hanno indotto lo scrivente ed il Socio Unico ad individuare una soluzione strutturale per il ruolo di Responsabile Amministrativo, figura connotata da evidente strategicità, mediante l’indizione di una nuova procedura pubblica, fermo restando che, nelle more, l’ing. Monaco continuerà ad assicurare lo svolgimento delle funzioni affidatele.
Non v’è chi non veda, dunque, come alcun profilo di “paradossalità” o di schizofrenia sia ravvisabile nell’operato di ASIA che si connota, al contrario, per continuità e linearità dell’azione da essa dispiegata, sulla scorta di un tessuto motivazionale puntualmente esposto negli atti di volta in volta adottati, e nella prospettiva di realizzare, nel medio periodo, un consistente accrescimento degli standard di efficienza, dal punto di vista funzionale, della Società.
In relazione a tale ultimo profilo, peraltro, giova evidenziare come la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, con particolare riferimento al segmento dell’impiantistica (non di competenza del Comune di Benevento e di ASIA), si caratterizzi per evidenti criticità operative che hanno determinato un consistente aumento dei costi, diretti ed indiretti, connessi alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani).
Non può negarsi che alcune zone della città risultino, talvolta, non perfettamente pulite, ma ciò è da ascrivere non all’incapacità di ASIA ma, per un verso, alla mancata collaborazione di taluni cittadini che, ostinatamente, non rispettano il calendario dei conferimenti, così come pure, in molti, casi, all’abbandono incontrollato di rifiuti da parte di non residenti nel Comune di Benevento (circostanze queste tempestivamente, e dettagliatamente, rappresentate alla competente autorità giudiziaria) e, per altro verso, all’implementazione in progress del nuovo piano industriale della Società (approvato in data 11.12.2018).
In tale prospettiva si segnala l’avvenuta pubblicazione sul sito della Società, in data odierna di procedure finalizzate, da un lato, all’alienazione di mezzi ormai obsoleti e non più funzionali all’esigenze di ASIA e, dall’altro, alla contestuale acquisizione, con noleggio full service, di n. 29 automezzi destinati alla raccolta dei rifiuti che produrranno, con ogni evidenza, benefiche ripercussioni sull’operatività della partecipata.
Preme evidenziare, infine, che, sempre in attuazione del piano industriale, a breve ASIA procederà, mediante scorrimento della graduatoria costituita all’esito di avviso pubblico precedentemente indetto, all’assunzione, sempre con contratti a tempo determinato, di n. 13 operatori addetti alla raccolta.
Non dimenticando, infine, che il momento in cui il sottoscritto ha assunto l’incarico di Amministratore Unico l’azienda era in forte disavanzo economico e nel frattempo a partire dall’estate 2018, i propri servizi dei trasporti sono divenuti più complessi e più costosi in relazione ai diversi incendi che hanno interessato gli impianti destinatari dei conferimenti di Asia , vedi ad esempio lo STIR di Casalduni presso cui si smaltiva il rifiuto indifferenziato residuo, oggi purtroppo tale rifiuto è prevalentemente esitato all’impianto STIR di Tufino (Na) e solo in piccola parte presso lo STIR di Pianodardine (Av).
Si ricorda infine, al consigliere comunale Varricchio che è di queste ultime settimane la nota vicenda del contenzioso sul lavoro notturno svolto dai dipendenti negli anni passati, con sentenze negative verso l’Azienda che ha determinato un ulteriore e imprevisto aggravio di costi, le attività attuali dell’azienda attualmente per il 50% sono impiegate per fronteggiare una enorme mole di vertenze proveniente dalle gestioni precedenti, dove ricoprivano ruoli di responsabilità un consiglio di amministrazione composto da n.3 membri e un Direttore Generale il cui costo complessivo è nettamente superiore alla somma delle indennità del responsabile area tecnica e del responsabile area amministrativa ancora non assunto.
Per concludere, l’azienda è in equilibrio economico-finanziario, otto mesi fa era ad un passo dal baratro del fallimento, e questo management sta portando avanti i propri obiettivi di realizzare una riorganizzazione dei servizi secondo il nuovo piano industriale e in base al nuovo modello gestionale approvato secondo i dettati del D.Lgs n.231/2001 con determina n.18 del 31.01.2019.”

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