Ieri sera la fumata bianca ha annunciato al mondo l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica. La folla gremita ha accolto con emozione l’annuncio: Habemus Papam. Il nuovo Pontefice è il cardinale Robert Francis Prevost, che compirà 70 anni a settembre, originario di Chicago ma con una lunga esperienza missionaria in Perù. Ha scelto il nome di Leone XIV, un richiamo alla forza della tradizione, ma anche al coraggio del dialogo.
Prevost è stato definito “il cardinale che può fare la storia” e ieri, affacciandosi con gli occhi lucidi dalla loggia del Palazzo Apostolico, quella storia ha cominciato a scriverla davvero.
La sua biografia è un intreccio di culture e spiritualità: nato da padre italo-francese e madre di origini spagnole, ha vissuto a lungo lontano dagli Stati Uniti, nel solco della missione agostiniana.
In tanti, anche nel Sannio, guardano oggi con speranza al nuovo Papa, che nel 2003, quando era ancora vescovo, visitò il capoluogo sannita per l’inaugurazione della nuova chiesa del rione Pacevecchia. Un legame che oggi torna vivo nella memoria della comunità locale.
Le persone, anche se hanno assistito all’evento a distanza attraverso la televisione, sono state in egual misura investite da un sentimento di vicinanza ed emozione, come testimoniano le interviste registrate in strada a San Giorgio del Sannio.
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