L’ira funesta di Nunzia De Girolamo arriva sino a Villa San Martino. Certo che Nunzia deve avere visto le streghe nella notte dei cristalli di Forza Italia. Da capolista blindata nel collegio Benevento-Avellino e seconda in altre collegi campani catapultata come capolista nel collegio di Bologna-Imola in Emilia Romagna. Rischiare di uscire fuori dalla competizione, vittima di una congiura di palazzo, deve averle impresso una scarica adrenalinica incredibile. A Berlusconi e Ghidini, che ribadiscono di essere stati mantenuti all’oscuro delle trame campane, Nunzia ha chiesto senza mezzi termini la testa dei vertici forzitalioti regionali. “Conosco i metodi campani, quella classe politica è da cambiare”, dice la parlamentare intervenendo in una trasmissione nazionale. “Se Mara Carfagna non parla è complice, mi aspetto che prenda le distanze,lei che ha sempre difeso le pari opportunità. Non sono state rispettate le indicazioni di Berlusconi che mi aveva garantito che io fossi prima nel collegio Avellino-Benevento”. Derve tutto a Gregorio Fontana, il responsabile dell’organizzazione del partito di Berlusconi, ed ora, a ventiquattrore dal golpe chiede la testa dei traditori. “Quella notte c’erano i rappresentanti regionali, non so cosa abbiano fatto. Ho dei legali che mi aiuteranno, basta a farsi rappresentare da questa classe dirigente. C’è un metodo culturale da estirpare, Berlusconi punisca chi ha fatto questa cosa ignobile”. Nunzia dixit.
