Nel bel mezzo della campagna elettorale il distacco tra i De Mita e Clemente Mastella. E’ durato meno di due anni il rapporto a Palazzo Mosti, travolto dalla velocità della congerie politica che ha caratterizzato il ritorno di Mastella alla ribalta della politica prima locale e poi nazionale. “Mastella va a destra e tradisce il mandato che si era preso con gli elettori visto che avevamo unito le forze per un disegno di governo ispirato a valori di centro. Mastella va a destra, noi restiamo sulle niostre posizioni”, stricto sensu il pensiero di Giuseppe De Mita che, di fatto, sancisce la fine dell’asse politico col sindaco di Benevento. Quello che era l’UDC si sgancia totalmente dai De Mita che perdono l’intera rappresentanza comunale. Picucci resta con Mastella e così pure Annalisa Tomaciello. Zanone si era già allontanato in precedenza. Facile ritenere che i tre siano ora completamente funzionali non solo al sostegno alla candidatura di Sandra Lonardo ma addirittura a Forza Italia anche se un eventuale ingresso nel partito di Berlusconi, al momento, non sembra imminente. Mastella prosegue nella blindatura della sua pattuglia. Diventa il referente di Forza Italia nel Sannio, uniforma la sua maggioranza sotto un’egida politica ben definita, risolve anche la questione dei centristi, che potevano costituire un problema per la sua leadership e che invece adesso sono saldamente all’interno dello schema mastelliano.
