breaking news

Benevento| Bando periferie, opposizione compatta sul fronte del no

Benevento| Bando periferie, opposizione compatta sul fronte del no

9 Maggio 2020 | by redazione
Benevento| Bando periferie, opposizione compatta sul fronte del no
Politica
0

Di Enzo Colarusso – Mutuo o non mutuo, questo è il dilemma. Ed ‘ un dilemma di non poco conto perché intorno alla maggioranza che dovrà approvarlo “si parrà la nobilitate” dell’Amministrazione. Occorrerà, forse una maggioranza di 17 membri e non sarà impresa semplice. Il rischio è quello di abbandonare prima del tempo Palazzo Mosti e questo è un rischio che il sindaco non può nemmeno lontanamente immaginare di correre. Per cui, a partire da lunedi con Attività Produttive, e covid permettendo, prepariamoci ad un periodo denso di “chiarimenti” e di concessioni, una “ars diplomatica” che Mastella dovrà accettare di praticare con quegli stessi soggetti che definì accattoni e succhiaruote e che di certo non hanno mutato natura in due mesi scarsi. Orbene, la questione del bando periferie è basilare. L’opposizione sembra compatta. Italo Di Dio ribadisce che si tratta di un mutuo e che il regolamento è chiaro e d’altra parte è dello stesso a viso anche l’assessore Pasquariello. Deila Delli Carri, “per cui tanto reo tempo si volse”, è dell’avviso che quella del bando periferie “non è certo una storia di buona amministrazione. Il Comune, sostiene la consigliera, ha concorso al bando periferie presentando una proposta per 17 opere ed è risultata centoquattordicesima su 118 domande. I progetti per le periferie del Comune di Benevento, inizialmente esclusi, perché risultati tra gli ultimi in graduatoria, sono stati poi parzialmente ripescati e, solo grazie all’intervento di Cassa depositi e prestiti. Infatti se alcune delle proposte presentate, credo 6 su 17, verranno messe in cantiere è solo grazie alla stipula della convenzione con Cassa depositi e prestiti, che concede anticipazioni per il finanziamento delle opere. Ora il debito contratto dal Comune per il mutuo concesso da Cassa depositi e prestiti, in base al Decreto Cura Italia, può essere sospeso fino a fine anno e gli importi delle rate liberati potranno essere spesi per sostenere la ripresa. Non so se il Comune abbia negoziato tale sospensione. Posso solo augurarmi che, nel caso lo abbia fatto, abbia pianificato l’uso delle risorse resesi disponibili per sostenere imprese e cittadini. L’emergenza economica e sociale è grave e ha bisogno di un’azione politica strategica per non far collassare il sistema”. Critica anche la consigliera pentastellata Annamaria Mollica.
“A mio parere, non occorre scomodare Shakespeare per sciogliere il dilemma “mutuo non mutuo”, che deve essere definito dalla dirigenza. Una dettagliata relazione al riguardo dovrebbe pervenire in commissione per il parere consultivo prima della votazione in aula dove, se si tratta di mutui, occorrerà l’approvazione a maggioranza assoluta dei consiglieri, nel rispetto dell’art. 89 del regolamento consiliare”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *