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Carceri, prima visita del Garante nazionale a Bellizzi Irpino e Benevento: collaborazione su criticità

Carceri, prima visita del Garante nazionale a Bellizzi Irpino e Benevento: collaborazione su criticità

12 Dicembre 2016 | by redazione Labtv
Carceri, prima visita del Garante nazionale a Bellizzi Irpino e Benevento: collaborazione su criticità
Attualità
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Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta’ personale ha visitato tre grandi istituti penitenziari della Campania: Bellizzi Irpino, Benevento, Santa Maria Capua Vetere.

“Abbiamo chiamato questa missione Campania 1 – spiega Mauro Palma, Presidente del Collegio del Garante nazionale –mauro-palma perche’ dovremo esaminare altre zone della regione prima di produrre un rapporto complessivo”. E’ stata fatta anche una visita mirata al carcere di Salerno, sono state viste le Camere di sicurezza di Questura e Carabinieri e una casa di accoglienza per detenute madri di Avellino. In positivo il Garante nazionale ha verificato la qualita’ professionale di direttori e comandanti di reparto delle strutture ed il livello di vita detentiva, con molti progetti di reinserimento sociale e lavorativo. Gli aspetti di maggiore criticita’ hanno riguardato i rapporti con le Asl per la tutela della salute dei detenuti e le problematiche legate ai diversi circuiti carcerari (Alta sicurezza, reparti protetti e cosi’ via) che comportano diversi regimi di sicurezza (diversa organizzazione della vita quotidiana diversi orari di apertura delle celle, scuole e accesso ai passeggi separati, e cosi’ via) e chiedono ai dirigenti e al personale un sforzo maggiore. Altre criticita’ riguardano i rapporti col territorio in cui queste carceri si trovano.

A Bellizzi Irpino, sottolinea il Garante, e’ difficile raggiungere la struttura con i mezzi pubblici, con conseguenze per il personale, per i parenti e per i volontari, per questo si e’ impegnato a sollevare il problema con il Comune.

Ora sembra che la Regione abbia stanziato i fondi e si intraveda la soluzione. “La delegazione – precisa infine Mauro Palma – ha esaminato registri, documenti, fascicoli personali: tale e’ infatti prerogativa della propria funzione. Lo ha fatto tenendo bene a mente il suo primario compito di prevenire possibili maltrattamenti e situazioni detentive che possano essere non in linea con l’assoluto precetto di tutelare la dignita’ di ogni persona. Questo vale per il carcere cosi’ come per le camere di sicurezza. Su alcuni limitati casi specifici ha approfondito le situazioni riferite o riscontrate con le autorita’ responsabili. Da parte di tutti gli interlocuzioni ha ricevuto un’ottima collaborazione”.

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