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Caldo e afa, i consigli del Ministero della Salute

Caldo e afa, i consigli del Ministero della Salute

14 Luglio 2016 | by Anna Liguori
Caldo e afa, i consigli del Ministero della Salute
Attualità
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Città e paesi  sotto la morsa del caldo. L’afa non lascia respirare e rende pesanti le giornate di lavoro. Il Ministero della Salute ha preparato una serie di consigli per combattere le ondate di calore. Alcune cose sembrano scontate, ma nell’insieme vale la pena seguirli per affrontare la situazione.  Si sa che è necessario uscire di casa nelle ore meno calde della giornata. Bisogna evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde, ossia dalle ore 11 alle 18, ma in questo caso bisogna proteggere la testa con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. La pelle va preservata dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. Sia in casa che all’aperto, indossare servono abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.

Bisogna rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro. Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende; chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte).  Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C – 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e  alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia. Insomma semplici consigli e accorgimenti per affrontare al meglio questa estate 2016 calda e afosa.

Per ridurre la temperatura corporea sono necessari bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca e in casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti. Non bisogna mai dimenticare di bere con regolarità e di alimentarsi in maniera corretta. Servono almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Gli alcolici sono banditi e vanno limitate le bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura).

Conservare bene gli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore. Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.

Conservare bene i farmaci. E’ inoltre necessario conservare correttamente i farmaci. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una Temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.

Anziani. Adottare precauzioni particolari in caso di persone a rischio. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni:  – consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici)  – segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacolgica – non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.

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