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Benevento| Rummo, Io X Benevento: “intervenga la Regione Campania”

Benevento| Rummo, Io X Benevento: “intervenga la Regione Campania”

7 Gennaio 2017 | by Anna Liguori
Benevento| Rummo, Io X Benevento: “intervenga la Regione Campania”
Attualità
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Torna prepotentemente la vicenda dell’ospedale Rummo.E a parlare e’ nuovamente il presidente dell’associazione Io X Benevento Giuseppe Schipani che punta il dito contro le dichiarazioni del Direttore Generale dell’A.O. “Rummo” dott. Renato Pizzuti. “Si ha la sensazione (oltre ai suoi titoli e competenze per cui è stato nominato dal governatore De Luca a “dirigere” il nostro ospedale) che egli sia un esperto della “strategia della distrazione” che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi reali e dalle gravissime inefficienze e criticità di un ospedale nel caos quotidiano attraverso dichiarazioni e informazioni buoniste, inutilmente tecnicistiche e, a parer nostro, insignificanti rispetto alle emergenze che necessitano di soluzioni immediate e non ulteriormente procrastinabili. Entrando nel merito di alcune dichiarazioni sono opportune alcune precisazioni: Sul blocco degli interventi chirurgici di elezione dal 27 dicembre 2016 (e per quanto ci risulta a tutt’oggi e senza una ipotesi a noi conosciuta di una data di ripristino) risulta mendace la motivazione per cui il blocco sia “da attribuire ai turni di ferie dei chirurghi o degli anestesisti per il periodo delle vacanze di Natale…” (sic.!!!) ma era già nota ai Direttori delle Unità Operative chirurgiche dipendenti dalla Anestesia e Rianimazione dal 22 Dicembre 2016 con una nota del Direttore di Anestesia e Rianimazione. Il Direttore generale, il Direttore sanitario, il Direttore della Organizzazione dei Servizi Ospedalieri ne erano all’oscuro? E perché alcune Chirurgie hanno continuato ad operare in elezione tutti giorni senza che si è ricorso al blocco delle sale operatorie per interventi in elezione?
Si plaude alla volontà manageriale di acquisire (per iniziare(sic.!!)medici per le alcune unità operative in carenza di organico con “contratti a termine in attesa che si proceda agli avvisi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato che richiedono un iter più lungo..” I tempi??? Ma il Direttore generale, il Direttore sanitario, il Direttore della Organizzazione dei Servizi Ospedalieri sono a conoscenza della grave, preoccupante e pericolosa situazione in P.S. e Medicina di urgenza dove per la grave carenza di personale medico non è stato possibile programmare presenze e turni di lavoro dopo il 15 gennaio p.v. laddove nella prima quindicina di gennaio i medici della Medicina d’Urgenza effettuano già 120 di lavoro aggiuntivo. Inoltre” tuona Schipani” i medici del progetto ospedale-territorio per la gestione dei codici bianchi-verdi (che rappresentano il 70% degli accessi al P.S. del Rummo) hanno dichiarato tramite il loro rappresentante la indisponibilità dal 15 gennaio p.v. a proseguire il servizio in PS alle condizioni riconfermate da una recente convezione Rummo-AsL. Immaginano i Direttori che per l’indisponibilità dei medici del codice bianco-verde del P.S. dal 16 gennaio il 100% degli accessi al P.S. dovranno essere gestiti da un solo medico? E intanto in P.S. continuano a stazionare per ore pazienti con cardiopatie e altre patologie critiche, per essere sottoposti ad una indagine di ecocardio esiste una lista di attesa ad un anno (mancano gli ecografi). L’utenza subisce liste di attesa inaccettabili per molte altre indagini….!
Il management aziendale e il Direttore della Organizzazione dei Servizi Ospedalieri hanno la percezione del grado di soddisfazione-insoddisfazionedelle risorse umane del Rummo, sulla efficienza-inefficienza dell’organizzazione nella quale agiscono (vivono e lavorano), sui rapporti che vi sono all’interno della struttura organizzativa e sulle attività che si devono migliorare e che influiscono nel determinare il livello di coinvolgimento, di motivazione e di impegno con il quale le risorse umane lavorano? O pensano che l’acquisizione di un “monitor pultiparametrico” risolva magicamente la gravità della situazione?
In merito, poi, alle dichiarazione degli esponenti dei 5 stelle che ringraziamo per l’attenzione, poichè il Sindaco risulta palesemente impegnato nell’organizzazione di feste e in elargizione di incarichi, non sarebbe più opportuno far promuovere dai loro referenti regionali un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale Enzo De Luca relativamente a tutte le criticità da noi denunciate? Vorremmo sapere quale ruolo viene riconosciuto al Rummo dalla Regione Campania relativamente alla Rete Ospedaliera Regionale. A noi risulta, che i recenti Decreti Regionali qualificano il Rummo come il Cardarelli. Centro Hub di secondo livello per urgenze neurologiche, Centro Hub di primo livello per urgenze cardiologiche, Centro di riferimento provinciale per emergenze traumatiche. Ma l’A.O. Rummo ha il più ridotto finanziamento regionale, le più vecchie tecnologie sanitarie e la più alta carenza di personale. Vogliono far diventare Benevento una succursale di Avellino? Ci sarebbe da interrogare De Luca sull’ “immobilismo” e sulle responsabilità dell’attuale Direttore Generale relativamente a tutte le criticità da noi segnalate fin dal 31 di agosto 2106 e tutt’ora inevase e che si sono tradotte in decessi e disservizi per l’utenza. Verificare se, realmente, il Direttore Generale ha i requisiti previsti dal bando, che gli hanno consentito la nomina.
Per quanto riguarda, invece, alcune recentissime dichiarazioni in merito alla logistica del PS, riteniamo che non sia un problema di mura ma di contenuti. Le mura non fanno una casa! Non sarà un locale più confortevole che salverà la vita delle persone che afferiranno presso il nosocomio ma l’efficienza del servizio sanitario erogato che andrebbe ricercata in standard di eccellenza nel campo clinico e nell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari e innovazione nei modelli di assistenza, unitamente a prestazioni di ricovero e cure di qualità. Sarebbe più opportuno investire sulle persone, sulla loro qualità e potenzialità professionale, supportando con un’adeguata organizzazione e dotando gli operatori di efficaci strumenti attraverso i quali dovranno lavorare e far fronte alle eventuali criticità.Non smetteremo mai di lottare e di batterci, finchè il dolore e la sofferenza non venga ascoltata e non rappresenti una priorità da risolvere”.

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