Sarà capitato un po’ a tutti aprendo la bolletta per l’elettricità, di scoprire costi esorbitanti nell’ultimo periodo.I prezzi luce per il mercato tutelato sono effettivamente passati da 0,20474 €/kWh dell’ultimo trimestre del 2021 ai 0,35485 €/kWh per il primo trimestre del 2022. Questa situazione sta già mettendo a dura prova l’economia delle famiglie e contribuendo all’avanzata di una crisi per le aziende medio piccole.
Secondo delle stime, risulta che il caro energia continuerà almeno fino al 2023. Dietro questo fenomeno c’è anche la crescita economica a livello globale, che comporta un continuo aumento della domanda di energia, alla quale però il settore di produzione non riesce a sopperire, la risposta è quindi il conseguente aumento del costo dell’energia, le bollette però trascinano in questo 2022 anche i rincari del 2021 sulla materia prima. Inoltre i costi della CO2 sempre più alti si riflettono sulla tariffa dell’energia elettrica all’ingrosso che, secondo l’ ARERA, aumenterebbe così di quasi il 400%.
Il problema esiste, è tangibile nel quotidiano e nella amministrazione di una azienda che si trova a dover sopperire agli aumenti con diverse misure, c’è chi ha escogitato la chiusura del negozio anticipata per recuperare due ore di consumi ma perdendo qualche cliente, c’è chi cambia operatore ogni anno sfruttando le offerte, ma soprattutto c’è chi di fronte al fenomeno teme di dover chiudere perchè non ce la fa.
