Consiglio comunale questa mattina a Palazzo Mosti con ben 13 punti all’ordine del giorno, quasi tutti incentrati sugli ormai eterni debiti fuori bilancio. Un’assise che in questo caso è stata convocata solo in presenza, un gradito ritorno al passato, che è vissuta di sussulti, il voto dei consioglieri di Forza Italia per il nome del revisore dei conti espresso dall’Amministrazione, ma anche per l’ennesima dimostrazione di screzio fra l’aula e la stampa presente.
Antonio Picariello, probabilmente seccato da qualche affermazione arrivata dai banchi dove sono assiepati i giornalisti, si è rivolto inopinatamente al collega Checola e ha poi finito per invitare tutta la stampa presente a non sostare sugli scranni destinati ai consiglieri, notoriamente da quelle parti c’è solo la stampa, trovando concorde Rosetta De Stasio ma provocando la reazione di Vizzi Sguera che ha abbandonato l’aula in segno di sdegno e quella dei giornalisti che, con ironia, hanno preso posto dietro l’iconostasi laica appena fuori la navata consiliare.
Il presidente Parente ha poi invitato al rientro e la querelle è finita lì. Ora, fermo restando la simpatia per Antonio Picariello, forse s’è trattato di un momento di nervosismo, non è la prima volta che si verificano fatti del genere, il sindaco Mastella ci ha abituati a trattamenti siffatti “fere cotidie”, per cui non c’è da drammatizzare più di tanto il fatto di oggi. Che si inquadra, tuttavia, nel quadro più generale di un malcostume reiterato e inaccettabile e che ci auguriamo possa essere debellato con la prossima consiliatura, chiunque sia l’inquilino di Palazzo Mosti. E magari ovviato con la creazione di una sala stampa che al momento non c’è e non per colpa dei giornalisti, “vil razza dannata”…ma solo alcuni.
