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Mercogliano| Maxisequestro di bombe per le trasferte di serie A

Mercogliano| Maxisequestro di bombe per le trasferte di serie A

17 Ottobre 2016 | by redazione Labtv
Mercogliano| Maxisequestro di bombe per le trasferte di serie A
Cronaca
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Pochi giorni fa, su richiesta della Procura della Repubblica di Torino, è stata effettuata una perquisizione nel comune di Mercogliano da parte della Digos di Avellino in un garage uso ad un giovane tifoso. Sorprendente è stato il ritrovamento di un vero e proprio “arsenale” : bombe carta, candelotti, petardi di grosse dimensioni per un totale di ben 30 chilogrammi di esplosivo.

In particolare, gli inquirenti hanno recuperato, oltre a diverse decine di petardi, fumogeni e altro materiale, 10 chili di bombe carta pronte per essere utilizzate, oltre al micidiale “Pallone di Maradona”.

Oggi, a Torino, durante l’intervento del pubblico ministero, dott. Andrea Paladino, nel processo relativo al ferimento di ben undici persone, è emersa la importanza di quanto rinvenuto ed il collegamento con il mondo del calcio di serie A.

Il sostituto procuratore preso il Tribunale “sabaudo” ha affermato che quello sequestrato in provincia di Avellino è l’arsenale da cui attingevano gli ultrà di tutta Italia.

Secondo l’ipotesi del PM torinese, bastava un semplice ordine via web e, in pochi giorni, i tifosi si vedevano recapitare a casa razzi, fumogeni e ordigni via corriere.

Gli inquirenti sono risaliti al giovane ultrà avellinese, indagando su un personaggio che, secondo la Procura Torinese, era uno dei fornitori del gruppo di cui faceva parte Giorgio Saurgnani, il promotore finanziario bergamasco sotto accusa per l’episodio della bomba carta in un derby tra Torino e Juventus della stagione 2014/15.

Come si ricorderà, l’esplosione in “curva Primavera” dello stadio di Torino, provocò il ferimento di ben 11 persone. Il tifoso juventino, arrestato con l’accusa di aver preso parte al lancio della bomba-carta allo stadio Olimpico di Torino lo scorso 26 aprile durante il derby della Mole, oggi detenuto a Bergamo, pare aver scambiato spesso con un gruppo di amici (via smartphone) dei commenti su tafferugli negli stadi. Secondo gli inquirenti torinesi, ad Avellino vi era un vero e proprio “supermarket” delle tifoserie violente.

Nel frattempo, colui che ha subito il sequestro, il giovane Armellino Emanuele di Avellino, considerata l’importanza della vicenda in cui è rimasto coinvolto, ha deciso di affidarsi all’avvocato Dario Vannetiello del foro di Napoli, il quale sta seguendo anche l’altra vicenda che ha sconvolto il mondo del calcio, quella delle partite combinate del campionato di serie B .

Nella giornata di domani il penalista depositerà ricorso al Tribunale del riesame finalizzato all’eventuale dissequestro del pericolosissimo ed ingente materiale sequestrato.

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