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Avellino| Strage bus: “Con barriere diverse si sarebbe evitata la caduta”

Avellino| Strage bus: “Con barriere diverse si sarebbe evitata la caduta”

10 Marzo 2017 | by redazione Labtv
Avellino| Strage bus: “Con barriere diverse si sarebbe evitata la caduta”
Cronaca
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AVELLINO – Tutti in fila, uno accanto all’altro, i tecnici periti della Procura chiamati a deporre nel processo riguardante la strada del bus che precipitó il 28 luglio del 2013, lungo il viadotto Acqualonga- tratto dell’autostrada A 16 – e che causò 40 vittime.

Un’udienza, presieduta dal giudice Luigi Buono, molto sentita e che suscita particolare interesse.

I quattro consulenti Alessandro Lima,
Lorenzo Caramma, Andrea Demozzi, e Vittorio Giavotto alle domande del Procuratore Rosario Cantelmo, hanno esposto la procura relazione tecnica in seguito ai rilievi effettuati immediatamente dopo l’incidente.

Lima afferma che il primo sopralluogo fu fatto il 5 settembre del 2013 per esaminare lo stato delle barriere sia sul luogo della sciagura, sia in altri tratti anche per comparare lo stato dei new jersey. Dalle prove fotografiche mostrate in aula si è notato con tutta evidenza lo stato di deterioramento delle barriere oltre alla mancanza di collegamento tra loro.

Cantelmo, poi, va dritto al dunque: “Un tirafondo (sostegno delle barriere, ndr.) diverso da quello trovato, avrebbe evitato la caduta del veicolo?”. Il professor Giavotto, del Politecnico di Milano, è categorico: “Assolutamente sì”.

Ancora Cantelmo: “Il tratto Acqualonga poteva essere considerato un tratto critico rispetto agli altri tratti dell’autostrada A 16?”. Questa volta è Demozzi a rispondere con un secco sì.

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