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Caldo: ecco le bevande che dissetano

Caldo: ecco le bevande che dissetano

21 Luglio 2016 | by Anna Liguori
Caldo: ecco le bevande che dissetano
Curiosità
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ROMA – Il caldo fa perdere liquidi e porta a bere tanta acqua e bevande.  Agostino Macrì, esperto scientifico dell’Unione nazionale Consumatori, ha stilato un vademecum per scelte d’acquisto e consumo consapevoli.

L’acqua di rubinetto, secondo Macrì. “è il miglior dissetante, ma possiamo utilizzare anche l’acqua minerale, liscia o gassata”
Ci sono poi una serie di infusi (caffè, tè, karcadè, ecc.) che contengono dei principi attivi come la caffeina, che hanno una funzione stimolante. Se ci sono degli zuccheri aggiunti si assumono circa 4 kilocalorie per ogni grammo.
Ottime bevande sono anche i succhi di frutta che per legge devono essere costituiti da frutta al 100%, senza aggiunta di acqua. Può essere succo naturale oppure “ricostituito” a partire da un prodotto essiccato o concentrato a cui viene aggiunta l’acqua precedentemente sottratta. I succhi di frutta contengono zuccheri, vitamine, sali minerali ed anche una piccola quantità di fibra grezza, utile per i processi digestivi.

La fibra grezza la troviamo in buone quantità anche nei frullati del frutto intero. Sugli scaffali di vendita e al bar vengono proposte inoltre bevande a base di succo: secondo la legge, il contenuto minimo di succo di frutta è del 20%. Il resto è acqua, zucchero e, spesso, additivi impiegati per stabilizzare il colore e contenere la carica microbica. Tra questi, vi può essere l’acido ascorbico, che è la vitamina C, permessa anche nelle altre bevande. Possono avere una denominazione che richiama il frutto, come aranciata o limonata.

La categoria merceologica delle “bibite di fantasia” prevede una percentuale di succo di frutta inferiore al 12%, non possono riportare la relativa denominazione (aranciata, ecc.) ma solo una di fantasia; possono però riportare in etichetta la raffigurazione del frutto e nell’elenco degli ingredienti la percentuale di succo, oltre alla sottodenominazione “al gusto di”. Ci sono poi bibite di fantasia senza succo di frutta: preparate soltanto con acqua, aromi che riproducono il gusto di un frutto, zucchero ed eventuali ingredienti di fantasia, devono riportare una denominazione di fantasia ed è vietata la raffigurazione del frutto in etichetta. Possono riportare la sottodenominazione “al gusto di”.

Mentre le bevande a base di estratti di frutta: che sono una via di mezzo fra le bevande di fantasia e quelle a base di succo. Tipico è il chinotto, che deve essere preparato con estratto del frutto di chinotto. Il resto è acqua, zucchero e anidride carbonica. In questa famiglia rientra anche la cedrata; gassosa: è una bevanda costituita essenzialmente da acqua, anidride carbonica e zucchero. Non ha l’obbligo di una percentuale minima di frutta, ma possono esservi aggiunti essenza di limone e acido citrico e altre sostanze alimentari.
Con il caldo in particolare, l’esperto consiglia infine di fare attenzione alle bevande alcoliche e a quelle energetiche la cui funzione dissetante è marginale ed il cui consumo in eccesso potrebbe essere pericoloso.

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