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Rotondi, Mainolfi: «Con “Terra mia” alternativi a maggioranza e opposizione»

Rotondi, Mainolfi: «Con “Terra mia” alternativi a maggioranza e opposizione»

29 Marzo 2016 | by redazione Labtv
Rotondi, Mainolfi: «Con “Terra mia” alternativi a maggioranza e opposizione»
Politica
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E non si fa attendere la replica di Giuseppe Mainolifi, esponente del movimento “Tarra mia”. In particolare la vicenda riguarda una dichiarazione fatta da Nello Ilario – attraverso le nostre colonne – riguardante una volontà «di apertura al dialogo» accusato anche di «tradimento» per la fine anticipata della coniliatura. «In questo periodo – incalza – viene enfatizzato il termine “traditore” riferito ai consiglieri di maggioranza e di minoranza, che hanno fatto si che con le loro dimissioni, il consiglio comunale fosse sciolto e, di conseguenza, il ricorso a nuove elezioni amministrative».

«E’ chiaro – continua – che analizzare il vocabolo al di fuori del contesto nel quale è stato usato, diventa pesante e non corretto, ma analizziamo lo stesso nel contesto.
Quando si definisce traditore chi fa cadere un’amministrazione, definisce chi, eletto con un mandato democratico ad amministrare un comune, tradisce le giuste aspettative degli elettori, che con il loro voto hanno inteso demandare a loro concittadini, il ruolo di amministratori e alla parte sconfitta, il ruolo di controllo».

«Purtroppo il nostro comune ha subito le conseguenze di una legge elettorale scellerata sia come riduzione del numero totale dei consiglieri, sia sbagliando il numero dei consiglieri di maggioranza, 5+1 anziché 6+1, che avrebbe garantito stabilità.
Ma al di la dei numeri e delle leggi, il compito del consiglio comunale, nella sua interezza, è quella di amministrare e fare in modo che questo avvenga per tutto il periodo previsto e non fino alla prima crisi». «Il tradimento, – secondo Mainolfi – visto nel contesto amministrativo, abbraccia entrambe le compagini, sia di maggioranza che di opposizione.
La maggioranza, sindaco in testa, per non aver portato a termine il mandato e non aver cercato con tutte le forze, ovviamente democratiche, di appianare i contrasti sia di natura amministrativa che personale.
La minoranza per non aver svolto il ruolo di controllo e di ammortizzatore, perché ciò non si verificasse e non aspettando la prima occasione per demolire ciò che era stato costruito con la tornata elettorale, facendo sospettare che abbia, sottobanco, fomentato la crisi».
«Tutto questo, noi del movimento “Terra mia”, lo diremo agli elettori, le altre due liste, se ci saranno, dovranno giustificarlo».

E su un’ipotesi di alleanza con la squadra di Ilario, Mainolfi chiude assolutamente le porte affermando che «il paese ha bisogno di alternanza». «Maggioranza e opposizione hanno fallito» e il movimento – vicino ai pentastellati – si «definisce al di sopra di vecchi accordi nell’interesse della comunità e per lo sviluppo del paese». Inoltre Mainolfi continua sostenendo che «se entrambi le compagini» – quella di Russo e Ilario – «vogliono continuare a richiamare all’ordine le tifoserie, suddividendo il paese in Guelfi e Ghibellini, facciano pure». «Noi siamo altro».

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