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S. Martino, Sel sensibilizza i cittadini per il Referendum

S. Martino, Sel sensibilizza i cittadini per il Referendum

2 Aprile 2016 | by redazione Labtv
S. Martino, Sel sensibilizza i cittadini per il Referendum
Politica
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Un gazebo informativo in vista del Referendum del prossimo 17 aprile. Il tema è sulle trivellazioni in mare e ad organizzarlo è la sezione Sel “Enrico Berlinguer” di S. Martino V.C. L’appuntamento è per domani mattina in Piazza Europa, nei pressi dei portici, a partire dalle 10. Inoltre è prevista anche la presenza di Raffaele Aurisicchio, ex parlamentare della sinistra irpina. Per i militanti locali il loro impegno è orientato nel «far conoscere ai cittadini l’appuntamento del 17 aprile e il Referendum sulle trivelle». «Il paradosso che tocchiamo con mano – continuano – è quello che tanta gente non è informata perché dietro tutto ciò vi è una volontà politica precisa quella di far fallire il raggiungimento del quorum previsto per legge 50% più uno e quindi di fatto far diventare inutile il voto per il quale gli Italiani saranno chiamati».

«Per queste ragioni noi domani saremo in piazza con un gazebo per far circolare più informazione ai nostri concittadini.

Le trivelle in mare inquinano. Non è sesto senso, bensì conclusione fatta di numeri e prove empiriche.

Lo dicono i dati del ministero dell’Ambiente che Greenpeace ha richiesto a luglio scorso e che finalmente vengono resi noti».

«Il quadro che emerge sull’Adriatico è “perlomeno preoccupante”» e a questo punto gli organizzatori citano l’associazione Greenpeace.

«I dati si riferiscono al 2012, 2013, 2014. Si prendano ad esempio i mitili raccolti nella zona delle piattaforme. I risultati mostrano che circa l’86% del totale dei campioni analizzati nel corso del triennio 2012-2014 superava il limite di concentrazione di mercurio identificato dagli standard di qualità ambientale. Circa l’82% presenta valori più alti di cadmio rispetto a quelli misurati nei campioni presenti in letteratura; altrettanto accade per il selenio (77% circa) e lo zinco (63% circa)».

Infatti le conclusioni dell’associazione dimostrano che «laddove esistono limiti di legge per la concentrazione di inquinanti, questi sono spesso superati dai sedimenti circostanti le trivelle. Non ci risultano però licenze ritirate, concessioni revocate o altre iniziative del Ministero dell’Ambiente atte a interrompere l’inquinamento evidenziato e a ripristinare la salubrità dei fondali». E a questo punto il circolo Sel conclude: «Noi dobbiamo difendere i nostri mari, essi sono la nostra ricchezza sia sotto l’aspetto della pesca che per quel che riguarda il turismo anche perché i posti di lavoro interessati sono tantissimi». «Invitiamo i nostri concittadini ad esserci per discuterne insieme, e sostenere un voto ragionato per esprimere un Sì convinto che guardi al futuro della nostra bella Italia. Vi aspettiamo».

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