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Ex Consorzi rifiuti: una proposta al Consiglio Comunale

Ex Consorzi rifiuti: una proposta al Consiglio Comunale

8 Agosto 2016 | by Anna Liguori
Ex Consorzi rifiuti: una proposta al Consiglio Comunale
Politica
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BENEVENTO – Riceviamo e pubblichiamo una missiva da parte dei lavoratori dei Consorzi indirizzata ai consiglieri del Consiglio Comunale.

“Il Consiglio comunale è stato fortemente rinnovato. Ciò, in linea generale, è molto positivo.
Gli elettori si aspettano, data la gravità dei problemi, un diverso indirizzo nella gestione della cosa pubblica. Più vicina alle persone e alle loro esigenze: una concreta e percepibile discontinuità.
La nostra città vive momenti di grandi mutamenti.
Se non governati in maniera adeguata porteranno, nei prossi anni, ad uno sfacelo sociale e morale che non conviene a nessuno.
Auguro, per questo, soprattutto alle tante donne, quasi tutte molto giovani, di avere, anche in questa veste, quella sensibilità e concretezza che le caratterizza nel risolvere problemi complicati.
Anche se è molto presto per dare giudizi, non possiamo non sottolineare la forte personalità manifestata dalla presidente della Commissione Finanze, Annalisa Tomaciello, per il rigore e la determinazione con cui gestisce una situazione da far tremare i polsi.
Essendo stato rinnovato in buona parte, molti componenti del Consiglio non hanno memoria della vertenza che vede, da sei anni, una trentina di beneventani succubi di una situazione tragica economicamente e moralmente avvilente.

Per questa anomala vertenza sono state spese miliardi di parole. Tante lucide. Tante opportuniste e/o fuorvianti. Tante inutili o dannose. Anche tante, proferite in stato di gran confusione e alterazione mentale, come se fossero state dette, o scritte, dopo qualche abbondante utilizzo di sostanze psicotrope.
I lavoratori, per aiutarvi a meglio comprendere la complessa vertenza, metteranno a vostra disposizione, quanto prima, anche un documento da cui chiaramente si evince la responsabilità morale, politica e amministrativa di chi ha determinato questa grave situazione.
Un documento che è stato redatto da un professionista serio e di alto livello.
Un tecnico, docente universitario, estraneo alla casta beneventana e ai suoi interessi speculativi.
Estraneo ai concreti e oscuri legami che gli appartenenti hanno saputo intrecciare con gli ambienti che contano.
Ambienti che garantiscono protezioni e supporto, sia a singoli che a complesse operazioni politico/affaristiche.
Il documento è stato redatto utilizzando le leggi dello Stato e della Regione.

Ad Avellino, rispettando e applicando queste leggi, hanno creato la società Irpiniambiente, per ironia della sorte presieduta da un beneventano, che ha garantito il lavoro a tutti i dipendenti dei Consorzi che ivi operavano, con beneficio sui costi e di una migliore organizzazione nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
A rigor di logica si può accusare gli avellinesi di aver compiuto delle illegalità o illegittimità amministrative, nel dar vita alla società Irpiniambiente? Ovvero, non sono i nostri amministratori ad essere inadempienti, non avendo ottemperato a precisi indirizzi di legge?
I dipendenti degli ex Consorzi si augurano che lo stesso rigore e determinazione venga posto in essere per far cessare lo scandalo, sempre più evidene visto i costi incredibili della gabella che grava sui poveri beneventani, rappresentato dalla società Asia.
Infine, i famosi 992mila euro che il Comune deve al Consorzio Bn1, non sono una tantum.
Essi si riferiscono solo a due annualità.
Gli operatori riceveranno lo stipendio senza aver svolto alcun lavoro, non per loro volere, come già è avvenuto, per ingiunzione del Tribunale, per i dipendenti del Consorzio Bn3: uno scandalo di enormi proporzioni. Altro che chiacchiere!
Piovono pietre sui poveri contribuenti, abituati alla sottomissione e, pur con lamento, a pagar.
Quanti soldi ancora costeranno ai beneventani i giochi di potere, ai danni dei lavoratori?”

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