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San Giorgio del Sannio| Ricci a Pepe: esempio di cattivo operato amministrativo

San Giorgio del Sannio| Ricci a Pepe: esempio di cattivo operato amministrativo

11 Dicembre 2019 | by Anna Liguori
San Giorgio del Sannio| Ricci a Pepe: esempio di cattivo operato amministrativo
Politica
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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’ex sindaco di San Giorgio del Sannio Claudio Ricci all’indomani dell’assemblea organizzata dal sindaco Pepe al Cilindro Nero.

“Sono incredulo e costernato! Il Sindaco Pepe ha organizzato un’assemblea con i Cittadini per parlare del nulla. Infatti, non ha prodotto documenti ufficiali, non ha fatto riferimento agli ultimi bilanci, ma si è affidato esclusivamente alle solite chiacchiere vuote e roboanti. Invece del linguaggio della verità e della chiarezza, si è affidato al solito “politichese”. Ha preannunciato un buco di tremilioni e mezzo (3,5) di euro, ma ha evitato accuratamente di spiegare che esso è frutto appunto degli ultimi tre anni e mezzo di sua gestione, come i documenti ufficiali da me prodotti e presenti sullo stesso sito del Comune hanno evidenziato nella pubblica assemblea di domenica mattina primo dicembre. Per la verità, il “buco nero” preannunciato sarà molto più grosso quando si sommerà la gestione del 2019, anno emblematico di cattiva amministrazione. Quando il Sindaco Pepe fa appelli accorati, dovrebbe almeno chiedere scusa per i disagi arrecati all’intera Comunità. O ignora che i Cittadini hanno dovuto convivere a stretto contatto con i rifiuti? Qui non si tratta di giustificare nessuno, ma di prendere atto che tutto quello che sta succedendo è anche e soprattutto una reazione al suo cattivo operato amministrativo. Altro che appelli o minacce di riscossioni forzate quando poi i servizi sono scadenti! Anche sul sito del Comune, il Sindaco Pepe continua col parlare di cose destituite di qualunque fondamento, amministrativo e contabile. E, soprattutto, inesistenti negli atti comunali. È chiara l’intenzione: non sapendo cosa fare per fronteggiare l’attuale situazione amministrativa gravissima e cosa dire per giustificare il suo operato fallimentare, cerca di creare confusione, soprattutto nella pubblica opinione. Ma non ci riuscirà, perché le iniziative che io ed altri assumeremo nei prossimi giorni metteranno a nudo le sue responsabilità e renderanno vani i tentativi di confondere i Cittadini. Per quanto riguarda il confronto pubblico che gli ho proposto, se proprio non se la sente di sostenerlo, abbia almeno cura di cercare scuse migliori. Quella della indennità è ridicola e soprattutto palesemente ipocrita! Ma veramente Mario Pepe pensa di potermi dare lezioni su questo argomento? I nove anni al Consiglio Regionale della Campania ed i dodici al Parlamento Nazionale li ha trascorsi forse da missionario? Le indennità sono previste dalla legge e ci sono nella quasi totalità dei Comuni italiani come giusto ristoro per l’opera prestata e per le responsabilità assunte. Il problema non è se l’indennità ci sia o meno, ma se è meritata o no. Perciò Mario Pepe ha fatto bene a rinunciarvi: per lui è stata una premonizione!! Quando la legge non la consentiva, io ho fatto lo stesso il mio dovere: per quattro anni sono stato Presidente della Provincia senza indennità e non mi sono neanche avvalso dei rimborsi spesa che pure mi spettavano. Ho gestito la Provincia nel periodo storico più problematico che quella Istituzione potesse vivere, l’ho fatto gratis e l’ho fatto tanto bene che la Provincia di Benevento è una delle pochissime Province d’Italia a non aver dovuto dichiarare il dissesto. E per giunta ho dovuto far fronte a un evento eccezionale come l’alluvione del 2015. Insieme con una squadra ottima di collaboratori, in due anni ho realizzato tutte le opere che lo Stato aveva finanziato, con un piccolo ritardo solo per il ponte dell’Ufita per ragioni straordinarie. Ecco perché sono determinato a dimostrare con le carte le responsabilità gravissime della gestione Pepe: non per fatti personali, ma perché i Cittadini devono sapere la verità e soprattutto a San Giorgio non ci dobbiamo rassegnare al peggio a causa di amministratori inadeguati. Il nostro Paese era abituato ad altro e non alla malinconia che si nota anche in questi giorni pre-festivi. Basta guardarsi intorno per vedere com’è ridotta la nostra Comunità. Con altri mi impegnerò per proiettare di nuovo nel futuro la nostra Cittadina.”

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