Torna d’attualità la vicenda legate alla tratta Benevento – Cancello. Ora che sta per avvicinarsi la fase 2 il Comitato Disagiati della Valle Caudina esprime, attraverso un comunicato stampa, forte dissenso su una situazione con poche luci e molte ombre. La tratta ferroviaria ferma dallo scorso 13 marzo è stata sostituita dal trasporto su gomma che a partire dal prossimo 4 maggio subirà un incremento di passeggeri. Da qui le richieste di chiarimento da parte del comitato che intende sapere come saranno effettuati i controlli anti Covid sugli autobus e soprattutto quale sarà il futuro della tratta.
Il comunicato
I disagiati restano disagiati sempre, con e senza emergenza pandemica! È l’amara constatazione che come Comitato pendolari esprimiamo a seguito della costante e continua assenza di interesse verso la linea Napoli-Cancello – Benevento. La nuova ordinanza n. 40 del Presidente De Luca della Regione Campania contenente disposizioni su mobilità, trasporto pubblico ed orari degli uffici, dispone la riattivazione del 60% dei servizi programmati in ordinario, per quanto concerne il Trasporto Pubblico Locale su ferro e gomma per le linee terrestri. Tutto questo non per la “valle caudina” ! Ricordiamo a chi non ne avesse contezza che la disagiata valle caudina vive già la soppressione della linea causata dallo svio del treno avvenuto in data 13 marzo 2020, la riduzione del programma di esercizio come da disposizioni per emergenza covid 19 e la sostituzione dello stesso con bus, 10 corse in toto su 24. E 10 corse resteranno e non sono il 60 % dell’offerta! Ci domandiamo quali siano le ragioni che ancora non consentono il ripristino della linea, che nulla ha a che vedere con l’emergenza. Se ci sono delle fondate motivazioni sarebbe forse opportuno e doveroso fare luce sulla situazione e mettere fine al silenzio che contraddistingue l’azienda EAV nei confronti dei pendolari e rappresentanti degli stessi. Ci chiediamo inoltre quali garanzie di distanziamento sociale saranno garantite sui bus allorquando il 4 maggio si prevederà un numero maggiore di utenti dato il rientro dei lavoratori nelle sedi operative di Napoli e considerando che un bus per corsa non potrà soddisfare le disposizioni di legge. Tenuto conto della totale mancanza di controllo sugli stessi bus, come ci viene denunciato dai pendolari che ne usufruiscono già, chi garantirà per noi che si è fatto tutto il necessario per evitare di contagiarsi? Quando le dirigenze avranno voglia di soddisfare le curiosità del caso ci piacerebbe un confronto civile che negli ultimi mesi abbiamo richiesto ripetutamente e mai ottenuto.
Il Comitato disagiati valle caudina.