Nessuna negoziazione, nessun margine, nessuna timida spoeranza. Steave Foster, Ceo di Hanon Systems, ha informato i sindacati che lo stabilimento diu Benevento non risponde ai canoni di produzioni della multinazionale coreana e che per questo va sacrificato. Si conclude, in questo modo laconico, una pantomima che è andata avanti da buoni due anni camuffata da piani industriali da modificare e assai pelose esternazioni di encomio per la professionalità dei lavoratori, 60, dello stabilimento di contrada Olivola.
Fino ad arrivare alla giornata di oggi, alla convulsa riunione in Confindustria, nella quale il dialogo è sembrato fra sordi perchè la conclusione di questa vertenza sembrava già scritta da un pezzo e la volontà dell’algoritmo asiatico incontrovertibile. Massimiliano Guglielmi, segretariuo regionale della Fiom Cgil
Ai lavoratori, assiepati a Largo Alberti, la notizia è stata data da Guglielmi e Stefanucci, rispettivamente Fiom e Fim, che hanno fatto sapere come siano riusciti a strappare uin altro incontro per dimostrare che un’altra via d’uscita è possibile alla chiusura ma le speranze che Hanon possa tornare sui suoi passi è ridotta a lumicino
Una situazione drammatica, più grave dei compagni della Cam anche loro alle prese con una situazione assai complicata ma con margini di ricomposizione. In questo caso anche la differenza di lingua non ha giovato per nulla, ragione per la quale non resta che informare le istituzioni come afferma Giancarlo Stefanucci, segretario territoriale dell Fim Cisl.
