breaking news

De Luca out ma a destra le incognite restano tante

De Luca out ma a destra le incognite restano tante

10 Aprile 2025 | by Enzo Colarusso
De Luca out ma a destra le incognite restano tante
Politica
0

La bocciatura di De Luca e le sorti del centrodestra. Sembrerebbe un non sense ed invece la questione del terzo mandato investe più la destra che il centrosinistra. Sembra un paradosso ma il fronte governativo ha legato gran parte delle proprie decisioni alla sentenza della Coinsulta e al fatto di avere o non avere De Luca come antagonista diretto. Ora a destra sanno di non doversi misurare con lui e allora quale sarà la strategia? La prima è quella di erodere il deluchismo con la prospettiva di proporre ai confusi, che non mancano mai, un porto sicuro dove attraccare.  “Forza Italia e’ pronta al dialogo con tutti i consiglieri di centro che hanno condiviso un percorso con De Luca”, fa sapere Fulvio Martusciello coordinatore regionale del partito azzurro. “Siamo pronti a valutare la loro adesione a un progetto di cambiamento offrendo loro una casa in cui non sentirsi ospiti.”

La convergenza tra De Luca e i suoi ex nemici di coalizione è però un segnale negativo per Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, significa che poco cambia nello scenario complessivo dei rapporti di forza di una regione che si vuole scalare dopo quindici anni di opposizione. A partire da un convincente candidato presidente.

E qui si pone il problema. Martusciello si è defilato e non solo per le note vicende che hanno riguardato la sua segretaria, restano Zinzi e Cirielli e il sogno Piantedosi che però di sloggiare dal Viminale, magari per cedere il posto a Salvini, non  ne ha la benchè minima intenzione. Oltre questi nomi c’è pochissimo altro. Per ora i commenti dei leaders del centrodestra si limitano a valutare la giustezza della sentenza e lo scampato pericolo di una riproposizione di De Luca ma appare lapalissiano che ora a Roma è tempo di rompere gli indugi e prepararsi all’agone e la cosa non appare di facile realizzazione visti i fronti interni aperti o che si vanno ad aprire in altre regioni del Paese dove si va a votare, a cominciare dal Veneto del dopo Zaia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *