Papa Francesco, ha lasciato questa terra. Guida, pungolo, parola scomoda, grido di dolore per le sofferenze dei migranti, degli ultimi e dei dimenticati, dal popolo e dalla Politica. Attenzione costante verso l’ambiente, il creato, i diritti e le ingiustizie. Parole dure contro corruzione, malaffare e tutte le mafie. Spiritualità profonda e mai bigotta.
La semplicità come stile di vita, la sobrietà contro ogni forma di esibizionismo e cultura dell’apparire. Instancabile costruttore di pace, con una visone chiara, mai ambigua e condizionata. Parole chiare contro i costruttori di armi. Il suo Pontificato è stato di grande spessore politico, nell’accezione più alta e nobile del termine.
Fedele al messaggio rivoluzionario del Vangelo che condanna il potere ed esalta il servizio una parola di Dio offerta a tutti, convinto “ che Dio non è Cattolico ma appunto di tutti. “ Lo vogliamo ricordare con questa foto, mentre indossa la stola di don Peppe Diana per la benedizione finale in occasione dell’incontro con i familiari delle vittime innocenti delle mafie, alla vigilia del 21 Marzo.
Era il 2014