I funerali solenni di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile in Piazza San Pietro. A presiedere la liturgia sarà il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. La celebrazione sarà seguita da migliaia di fedeli e rappresentanti ecclesiastici provenienti da tutto il mondo.
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, una decisione che sottolinea la straordinaria rilevanza della figura del Pontefice per l’intero Paese.
In base alla normativa che regola il lutto nazionale, durante questo periodo le bandiere degli edifici pubblici sono esposte a mezz’asta, come disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Rimangono escluse da tale disciplina le bandiere militari. Il Ministero degli Affari Esteri ha inoltre il compito di trasmettere le istruzioni alle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero, e può richiedere l’esposizione a mezz’asta anche alle sedi diplomatiche straniere in Italia.
Durante i giorni di lutto, le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per manifestazioni a scopo benefico. Va precisato che la giornata di lutto nazionale non è considerata un giorno festivo, pertanto non comporta la chiusura automatica di scuole, uffici o enti pubblici. Tuttavia, può essere osservato un minuto di silenzio in segno di raccoglimento e rispetto.
Il lutto nazionale viene proclamato in occasione della scomparsa di personalità di altissimo rilievo o in seguito a eventi drammatici che colpiscono profondamente il Paese. In passato, ad esempio, il lutto nazionale fu osservato per la morte di Giovanni Paolo II, per tragedie nazionali come il terremoto dell’Aquila e il crollo del Ponte Morandi.
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