Appare fuori di dubbio che sul difficile momento che attraversa il Movimento 5 Stelle del Sannio incida e molto la più generale valutazione politica della contingenza attuale che si sostanzia nel Campo Largo di un centrosinistra che per battere le destre deve compattarsi, riannodare le fila di una compagine irrequieta, dalle molte anime diverse, ma che non ha altro margine che trovare un punto di convergenza e puntare all’unità. In questo discorso c’entra anche Mastella che pare avere imboccato la scelta del centrosinistra; pare, perchè con lui c’è sempre da stare allerta.
In questa ottica da realpolitik finisce per essere risucchiato anche il 5Stelle. La base sannita col vecchio leader di Ceppaloni non vuole avere nulla a che vedere, i due gruppi territoriali hanno redatto un documento lo scorso 18 aprile di una pagina e mezza nella quale ricusano la coordinatrice Ricciardi che viene accusata di essere “ambigua” nei confronti della linea della base stessa, di remare contro, e la segnalano ai vertici nazionali chiedendone la rimozione. “E’ troppo lontana dalla nostra realtà e sull’acqua ha una visione totalmente contraria alla nostra che predilige l’assoluta pubblicità del bene”. La Ricciardi, pur contattata, non replica e nemmeno replica il referente di Benevento Romano che pure su Mastella ebbe parole risolute.
Si predilige, forse, una maggiore cautela e probabilmente i vertici non hanno a cuore un inasprimento delle relazioni con Mastella e con De Luca che devono concorrere, in misura diversa, al raggiungimento di quell’amalgama necessario per vincere le elezioni. Sano pragmatismo, insomma, che a Benevento città si traduce nel non rompere gli zebedei oltre il necessario al sindaco, scuola Torre docet, e magari pregare pure Corona di farsi da parte come pare già accaduto.