Gente tra i 50 e i 60 udite: mo mo moplen. E subito la memoria va alla pubblicità con Gino Bramieri che esaltava la nuova frontiera della plastica, simbolo di un’epoca in piena crescita di consumi. E tuttavia, se in quegli anni si guardava al moplen come sinonimo di benessere ora la portata di quella stagione la scontiamo in termoine di maxinquinamento quando i nostri mari ci restituisacono intatti quegli involucri che un tempo ci avevano reso la vita più facile ed oggi presentano il conto.
La mostra ai Giardini del Mago di 30 reperti di plastica spiaggiati ha fatto da cornice alla conferenza stampa de ‘Archeoplastica’, mostra di reperti visitabili gratuitamente fino al 2 giugno prossimo.
L’evento, organizzato dall’Asia insieme al Comune di Benevento, la Provincia di Benevento e Sannio Europa, si pone l’obiettivo di sensibilizzare tutti, a partire dai più piccini, sulle tematiche dell’inquinamento dei mari che prodotti del genere, degradabili in uno spazio temporale lunghissimo, sono in grado di produrre.
Una iniziativa che ha senza dubbio una valenza culturale, etica e che l’Amministratore Unico di Asia Madaro così articola ai taccuini della stampa
Copartecipe di questa idea Sannio Europa, cui si deve l’allestimento della mostra, con tanto di video annesso, innegabilmente capace di riportare indietro le lancette del tempo e della memoria in un gioco a metà strada tra l’amarcord e la consapevolezza della estremna pericolosaità di quei materiali per l’ambiente.

