9.40-18.28: al termine di un Consiglio comunale fiume, il bilancio previsionale del Comune di Avellino passa con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti. La maggioranza, insomma, si ricompatta sulla votazione dopo le polemiche degli scorsi giorni ma è una tregua destinata a durare poco. Troppo profondo, infatti, il solco ormai tracciato tra i gruppi “festiani” di Davvero e Viva la Libertà e quelli che si rifanno alla sindaca Laura Nargi, Siamo Avellino e il neo nato Coraggio Avellino.
Ora con l’ex primo cittadino ci sono 12 consiglieri e con l’attuale 8. Il che fa presagire che nel corso di questa consiliatura se ne vedranno ancora delle belle. Passa anche il documento unico di programmazione, 22 i voti favorevoli e 8 quelli contrari, e così la sindaca porta a casa i documenti economici-finanziari di programmazione.
In particolare il previsionale considerato l’atto politico più importante nel corso dell’anno per un’amministrazione. Quello che ne può determinare anche la fine prematura del mandato se non c’è accordo in maggioranza. Proprio come si temeva alla vigilia.
L’opposizione ce l’ha messa tutta per smontare il bilancio, criticarlo e metterne in evidenza le falle. Oltre che chiedere addirittura il riiro di tutti gli emendamenti. Alla fine, però, quelli ritirati sono stati gli emendamenti presentati dai “festiani” e già bocciati dai Revisori dei conti. I due depositati dal consigliere Luigi Mattiello, della lista Siamo Avellino, invece, sono stati apprezzati per rigore e precisione.
Bocciate, inoltre, anche le pregiudiziali presentate dalla minoranza che puntavano a invalidare alcuni principi applicati nella redazione del documento contabile. Bene la relazione al bilancio dell’assessore al ramo, Alessandro Scaletti. Ora, bisognerà mettere mano alla crisi politica e agli ostacoli che bloccano l’operato dell’amministrazione a partire dalla procedura sui lavori di adeguamento allo stadio che va velocizzata se si vuole vedere l’Avellino calcio giocare in casa nel Partenio-Lombardi.
