Solo ieri avevamo segnalato il silenzio di Mastella. Oggi il sindaco, attraverso i suoi seguaci, torna a far sentire indirettamente la sua voce che pare parecchio allarmata per il clima che si respira nel centrosinistra. Al sindaco di Benevento tutta la cagnara attorno a De Luca che da del ciuccio ai piddini non è che piaccia poi tanto anche perchè tutto questo genera profonda incertezza e la cosa non è foriera di cose positive.
Lui è ancorato a De Luca ma è preoccupato per quello che sta accadendo nella galassia irrequieta del centrosinistra. E allora comincia ad uscire allo scoperto accusando chi nel centrosinistra “lavora a disfare ciò che faticosamente si cerca di fare, un gioco dell’oca insensato per le prospettive del centrosinistra campano in vista delle regionali a cui ci sottraiamo: intenti distruttivi che allontanano ogni prospettiva di accordo.”
E appare chiaro che il Ceppalonico non si riferisca alle parole di Giovanni Romano, per altro niente affatto ostili a lui e a sua parte, rilasciate a Il Mattino, ma alla fase di stallo nelle trattative fra De Luca e il suo partito che effettivamente si fanno complicate; è a quello che si riferisce il sindaco che parla a nuora perchè suocera intenda e che fa il paio con le difficoltà a comporre la lista sempre che riesca a superare lo sbarramento al 2,5%.
Mastella sa come destreggiarsi in queste situazioni. Sa bene che sta portrando dalla sua parte io 5 Stelle come sa bene che col Pd locale ha poche chances ma la realpolitik è sempre in agguato. Ma consideriano per un solo istante che gli elementi si allineino per Mastella e che il campo largo determini la venuta a canossa dei suoi più acerrimi avversari sul fronte sannita. A quel punto sarebbe peregrinoi pensare che un accordo del genere presupponesse un rimpasto di giunta con l’ingresso dei 5 Stelle e del PD e la fuoriuscita relastiva di alcuni pezzi dell’establishment attuale?
Fanta politica estrema, senza dubbio, ma è quello che chiede Mastella ad ogni piè sospinto. Tornando alla realtà che Mastella pensi ad uno smarcamento non è ipotesi estrema specie se l’aria nel centrosinistra dovesse farsi irreparabilmente irrespirabile.
