Le problematiche legate al terzo mandato dopo le inopinatissime aperture di Fratelli d’Italia. Nella schizofrenia della politica attuale quella di una nuova stagione legata al terzo mandato si, terzo mandato no, appare la versione più calzante della confusione in cui è precipitata la politica italiana, tutta appiattita sui giochi di potere che questa problematica di certo contribuisce ad alimentare.
A destra appare abbastanza chiaro che questo ritorno ha il copyright della Fiamma e del Carroccio con il governatore Zaia che va per il quarto e nei confronti del quale c’è l’apertura della Meloni. Chi rimane fuori dai giochi è Forza Italia. Fulvio Martusciello, coordinatore regionale degli azzurri ed europarlamentare, è dell’avviso che se ne potrà eventualmente discutere ma solo dopo aver svolto regolarmente questo turno elettorale invernale. In verità occorrerebbe che della faccenda se ne occupasse il Parlamento dopo che la Conferenza Stato Regioni abbia risollevato il caso e questo vorrebbe dire andare a votare, se va bene, a 2026 inoltrato. L’Onorevole Rubano da Benevento, ospite oggi dell’ordine degli infermieri, parla di tavolo nazionale, luogo dove realmente affrontare la questione.
Lo stesso Clemente Mastella, in una delle sue consuete interviste a giornali nazionali, è dell’idea che si tratti di una “una mossa confusa che punta, da un lato, a mettere in difficoltà gli avversari di centrosinistra in Campania, dall’altro ad accontentare Zaia in quanto leader della Liga e non della Lega”, sottolinea sottile il sindaco di Benevento.
Ma nè il PD e nemmeno De Luca sembra che abbiano abboccato, almeno per ora; l’uno resta fermo sulla chiusura al terzo mandato, l’altro elude le domande o al più mostra la sua proverbiale ironia.
Certo la prospettiva non lascia indifferente il Governatore ma nemmeno De Luca intende essere strumentaloizzato. Nel frattempo incontra a Roma Elly Schlein alla manifestazione pro-Gaza ed è stato un saluto assai cordiale.
