Torre, Torre, maledettissima Torre. E’ diventato l’incubo di questa Amministrazione che sembra refrattaria a tutto ma su questa vicenda sente netta la sensazione della estrema preoccupazione. Nel giorno in cui ci ha lasciati Gigi Ionico dalle parti di Palazzo Mosti , che fu teatro di molte sue battaglie, si respira aria pesantissima.
La variante progettuale, verificata da Quarantiello, non godrebbe ancora della firma della ditta incaricata e questo, ovviamente, manda su tutte le furie Mastella che vorrebbe il documento licenziato al più presto per essere spedito finalmente a Roma. Il ritiro della pala meccanica qualche giorno fa dal cantiere può essere un indizio? Probabilmente si e denota uno stato di grosso nervosismo che arriva fino ai piani alti dell’Amministrazione cittadina.
I tempi stringono maledettamente. E’ vero che c’è il decreto-legge PNRR scuola proroga al 31 luglio 2025 il termine per l’inserimento da parte dei Comuni beneficiari all’interno del sistema di monitoraggio e rendicontazione degli identificativi di progetto e al 31 ottobre 2025 il termine della possibilità di revoca del contributo nel caso di mancato rispetto del termine di aggiudicazione dei lavori ma qui siamo al cospetto di una ispezione ministeriale che ancora non è completata e in più del giudizio ndel MIM una volta in possesso della variante.
E tuttavia, domani c’è giunta ma non si sa se all’ordine del giorno c’è la variante Torre. Ma dovrebbe essere pubblicata la delibera sull’Ufficio Unico Gare per quanto attiene il regolamento della stazione unica appaltante, deliberato nell’ultima riunione di giunta e con particolare interesse per quanto riguarda l’articolo 12. Per qualcuno una spallata a qualche “basilisco” burocratico in ascesa e relativo suo ridimensionamento.
