La guerra igiene del mondo, il motto dei futuristi che inneggiava all’ingresso in guerra dell’Italia nel corso della Prima Guerra Mondiale. Uno slogan inaccettabile, ora come allora, per gustificare le guerre capitaliste che hanno insanguinato il pianeta con le giustificazioni ideali le più varie; da Dio Patria e Famiglia ai più beceri nazionalismi quelle mattanze sottendevano soltanto l’arricchimento dei cosiddetti “ladri delle borse”, degli induistriali dell’acciaio, delle lobby finanziarie sulla pelle di contadini e operai che a milioni sono morti in quei conflitti.
Le cose non sono cambiate oggi, semmai sono peggiorate ma è mutata la portata distruttuiva degli ordigni e c’è la diretta tv della guerra per cui il sangue, la disperazione, la morte sono “compagni di viaggio quotidiani” cui se non abbiamo fatto l’abitudine poco ci manca.
E invece la guerra non deve entrare nell’abitudinario delle nostre vite ed è proprio questo il senso dell fiaccolata che questa sera si snoderà silente fra Piazza Orsini e Piazza Santa Sofia. Stamattina un prologo al teatro De La Salle con Mastella, Lombardi e il Metropolita Accrocca e in platea molti sindaci della provincia.