È una notte che ogni studente ricorderà per sempre: la notte prima degli esami. Anche a Benevento, come da tradizione, piazze e strade si sono riempite di maturandi. Ragazzi e ragazze di ogni istituto si sono ritrovati insieme per vivere quell’emozione che, da generazioni, accompagna l’attesa del primo scritto.
Un abbraccio collettivo, spontaneo, quasi rituale. C’è la paura, certo, ma anche l’entusiasmo per ciò che si lascia alle spalle: l’adolescenza, i banchi di scuola, i volti amici. È l’inizio di qualcosa di nuovo. E in quella notte, sospesa tra passato e futuro, tutto si ferma per un attimo.
I cellulari immortalano sorrisi, occhi pieni di domande e di speranze, ragazzi figli della tecnologia, cresciuti a pane e smartphone, ma che continuano a cantare ancora oggi quella stessa canzone di Antonello Venditti intonata anni prima dai loro genitori : “Notte prima degli esami” il manifesto di tutti gli studenti da sempre.
E poi, senza dormire troppo, stamattina tutti in classe: prima prova, il tema d’italiano. Il viaggio nella maturità è appena cominciato.
