Con l’arrivo dell’estate torna, puntuale e drammatico, il fenomeno dell’abbandono dei cani. Ogni anno, migliaia di animali vengono lasciati lungo le strade, nei boschi o fuori dai rifugi, vittime dell’irresponsabilità umana. Un gesto crudele che non solo spezza vite, ma costituisce anche un vero e proprio reato.
Un appello forte e sentito arriva dal Distaccamento Cinofili Antidroga della Polizia Penitenziaria di Benevento. Presso la Casa Circondariale del capoluogo sannita, uomini e cani lavorano fianco a fianco ogni giorno, costruendo un rapporto basato su fiducia, rispetto e dedizione.
Le immagini raccontano un lavoro straordinario fatto in sinergia tra persone e animali: i cani, fondamentali nel contrasto al traffico di stupefacenti, vengono addestrati e curati con attenzione, e diventano veri compagni di vita e di servizio per gli agenti.
Un esempio concreto di quanto forte e profondo possa essere il legame tra uomo e cane. Proprio per questo, il messaggio che arriva dal reparto cinofilo è chiaro: abbandonare un cane è un atto vile e ingiustificabile.
Anche sul piano normativo qualcosa si muove. Grazie alla legge Brambilla, è stato previsto un inasprimento delle pene per chi abbandona o maltratta gli animali: ora, chi commette questi reati rischia fino a 5 anni di carcere.
Una stretta necessaria, ma che da sola non basta. Serve cultura, rispetto e consapevolezza. Lo dimostrano ogni giorno questi operatori della Polizia Penitenziaria, che con il loro esempio ci ricordano che i cani non sono oggetti da esibire e sfruttare, ma esseri viventi con cui si può costruire un legame unico.
Un legame che, come vediamo qui a Benevento, può diventare anche un’arma preziosa al servizio della legalità.