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Torre, Altrabenevento: “cocciutaggine dell’Amministrazione produce ritardi”

Torre, Altrabenevento: “cocciutaggine dell’Amministrazione produce ritardi”

26 Giugno 2025 | by Enzo Colarusso
Torre, Altrabenevento: “cocciutaggine dell’Amministrazione produce ritardi”
Attualità
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Il day after il summit al Megaparcheggio che è stato salutato molto positivamente dal preside della Torre Citarelli che era accompagnato da alcune docenti tra le quali alcune molto vicine all’Amministrazione e che non senza un certo risentimento hanno invitato a deporre, a loro avviso, le insegne di guerra a vantaggio di un comune sforzo teso alla costruzione nei termini di scadenza delle nuove strutture.

Premesso che nessuno rema contro la ricostruzione della Torre, sarebbe un gesto folle, dovere di chi osserva i fatti è quello di andare sino in fondo alla problematica anche se questo comporta l’insorgere di polemiche di varia natura. Tutto ciò che è accaduto non l’ha prodotto certa stampa ma la farraginosità di certe interpertazioni politico-amministrative che hanno generato il dovere della cronaca e del racconto dei fatti quanto più atarassico fosse possibile. Se qualcuno ritiene che si debba procedere per altri versi è liberissimo di pensarla in quel modo, noi abbiamo diversa impostazione.

Detto questo c’è da registrare che le raccomandazioni di Pasquariello e Iadicicco nei confronti di Citarelli sembrano essere robuste e ora non resta che accelerare il più possibile per non sforare giugno 2026.

Altrabenevento, tuttavia, dalla cui sponda sono partite le critiche maggiori al modus operandi dell’Amministrazione interviene a margine del summit e desprime parere diverso, meno entusiasta.

“Dopo 12 giorni dalla approvazione della Variante ieri mattina il dirigente dell’Istituto Scolastico Federico Torre, Edoardo Citarelli, alcuni insegnati e delegati sindacali aziendali sono riusciti, dopo varie insistenze, ad essere ricevuti dall’assessore ai LLPP, Mario Pasquariello e dal dirigente Antonio Iadicicco per discutere le modifiche al progetto di abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala.

Anche grazie ai comunicati e ai documenti pubblicati da Altra Benevento (che il Comune non ha fatto avere alla Scuola prima dell’incontro) i docenti che non possono avere un’aula magna, hanno spiegato come si possono almeno ricavare dalla stessa superfice, 30 aule anziché le 24 previste dagli elaborati progettuali, in modo da non perdere ore di lezione ed incarichi.

Alla fine della riunione il dirigente Citarelli ha tirato un sospiro di sollievo per il “pericolo scampato” e l’assessore “tutt’apposto” Pasquariello ha espresso soddisfazione per il clima disteso della riunione senza spiegare perché la Scuola non è stata convocata prima della approvazione della Variante per dare i suggerimenti che avrebbero evitato questo ennesimo errore.

Ma l’assessore ai Lavori Pubblici ha già escluso a mezzo stampa formali correzioni degli elaborati tecnici per prevedere le 30 aule necessarie (compresa quella per “sostegno”). Pertanto le gaudenti assicurazioni di ieri sono solo promesse al dirigente Citarelli il quale ha già dovuto registrare altri numerosi errori del Comune, quelli che finora hanno prodotto nove mesi di ritardo con il rischio di incompiuta, nonostante la difesa incondizionata dell’amministrazione da parte di qualche sua collaboratrice che anche ieri lamentava gli articoli critici di certa stampa locale senza i quali neppure i docenti avrebbero capito granché di questo disastroso progetto.

Se Pasquariello, che ha negato per 15 mesi la eccessiva volumetria in violazione del Piano Urbanistico Comunale e i conflitti con la ditta che hanno prodotto adesso questa Variante, avesse convocato prima della approvazione in Giunta il Comitato “Salvare le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi” i consiglieri di opposizione e magari l’odiata Altra Benevento, avrebbe potuto evitare altri errori di questo ultimo progetto (ulteriori violazioni urbanistiche, mancanza di sistemi di isolamento termico ed efficientamento energetico, stranissime modifiche tecniche che però producono 2 milioni in più alla ditta).

La cocciutaggine di Pasquariello e Mastella produrranno altre varianti e blocco dei lavori che non consentiranno alla ditta di consegnare l’opera tra un anno, entro il 30 giugno 2026, considerato che i lavori indicati nel cronoprogramma approvato dalla Giunta il 13 giugno non sono ancora cominciati.

Infatti è in corso solo la rimozione delle macerie prodotte a febbraio scorso ma non è ricominciato dal 1° giugno l’abbattimento delle fondazioni al posto delle quali dovrebbero essere costruire le nuove dal 1° luglio.”

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