Sono giorni di estrema tensione al Comune di Avellino. Il rischio del commissariamenbto prefettizio incombe sull’Amministr5azione Nargi che ha tempo una decina di giorni o poco più per convincere i consiglieri a votare il rendiconto. Non è impresa facile perchè la polarizzazione degli scontri,. pre e post elezioni sdi certo non rende facile l’oepara di persuasione, sebbene ballino 160 mln di fondi pubblici che con la cadutra della Nargi andrebbero letteralmente in fumo.
La sindaca è quindi a caccia di un accordo politico che isoli la componente festiana e possa aprire una fase di maggiore stabilità. Ma con chi? In questo momento è con i consigloeri del PD che è in atto un dialogo serrato, una manovra che non è benedetta da Napoli, Misianoi s’è detto fermamente contrario alle ciambelle di salvataggio alla Nargi, ma anche tra i consiglieri la spaccatura è palese.
E quindi il lavoro delle diplomazie è in atto per cercare i numeri onde evitare la fine anticipata della consiliatura. Un governo tecnico a tempo che approvi il bilancio e poi gestoisca una nuova fase elettorale? E’ tra le ipotesi. Ora però I riflettori sono puntati sul PD. Domani pomeriggio è attesa una nuova riunione della direzione provinciale e si potrà comprendere se si allarga l’area di chi intende venire incontro alla Nargi e come imbastire e su quali basi l’eventuale appoggio in aula.