breaking news

Energia troppo cara: le piccole imprese pagano molto di più delle grandi

Energia troppo cara: le piccole imprese pagano molto di più delle grandi

1 Luglio 2025 | by redazione
Energia troppo cara: le piccole imprese pagano molto di più delle grandi
Attualità
0

Mettendo a confronto i costi energetici sostenuti dalle piccole imprese con quelli delle grandi aziende, emerge un divario preoccupante che penalizza fortemente gli artigiani, i commercianti e i piccoli imprenditori. Se per l’energia elettrica questi ultimi pagano il 55% in più rispetto alle grandi realtà industriali e commerciali, per il gas la differenza sale addirittura al 100%.

Con i prezzi di luce e gas aumentati notevolmente negli ultimi tre anni, la penalizzazione per le imprese con meno di 20 dipendenti si è aggravata. Nel 2024 le piccole aziende hanno pagato il gas mediamente 99,5 euro a Megawatt-ora (MWh), contro i 47,9 euro delle grandi aziende. Nel 2022 il divario era del 33%, ma da allora la forbice si è nuovamente ampliata, nonostante un calo dei prezzi della materia prima.

Anche sul fronte dell’energia elettrica, il 2024 ha visto le piccole aziende pagare 218,2 euro al MWh, mentre le grandi realtà si sono fermate a 140,4 euro. Se nel 2022 i prezzi erano pressoché allineati a causa del caro energia, successivamente il differenziale è tornato a crescere sensibilmente, tornando ai livelli pre-conflitto in Europa dell’Est.

In Italia, a far lievitare le bollette elettriche per le piccole imprese sono soprattutto i costi di rete, le tasse e gli oneri di sistema, che incidono mediamente per il 40% del costo totale. Per le grandi aziende, invece, questa quota scende al 17%. Le difficoltà colpiscono trasversalmente l’intero tessuto imprenditoriale, compromettendo la tenuta di molti distretti produttivi, storicamente motori dell’economia nazionale e dell’export.

Un’altra conseguenza drammatica dell’aumento dei costi energetici riguarda milioni di famiglie italiane. Secondo i dati 2023 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE), quasi 2,4 milioni di famiglie – pari a circa 5,3 milioni di persone – si trovano in una condizione di povertà energetica. Queste persone vivono in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate, con illuminazione insufficiente e un utilizzo ridotto degli elettrodomestici essenziali.

A livello regionale, il Lazio conta 155.531 famiglie e 329.216 persone in povertà energetica, con un incremento del 5,8% nel 2023. La Campania registra 215.946 famiglie coinvolte, per un totale di 533.387 individui: l’incremento è del 9,6%.

Il caro bollette continua dunque a rappresentare un’emergenza nazionale, colpendo duramente sia il mondo produttivo sia milioni di famiglie italiane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *